Audi A8, il futuro è arrivato

Il traffic jam asssistant può prendere il controllo totale dell'auto fino a 60 km/h su superstrade e autostrade consentendo al guidare anche di guardare la TV.
Audi A8, il futuro è arrivato
Alessandro Vai
4 min

ROMA - In perfetta sintonia con la cadenza che vuole una nuova ammiraglia ogni otto anni, Audi ha svelato oggi la quarta generazione della A8 che debutterà al Salone di Francoforte per arrivare poi sul mercato europeo verso la fine dell’autunno, a un prezzo che in Germania partirà da 90.600 euro. Come era ampiamente atteso, la nuova A8 è un concentrato di tecnologia, una vettura su cui a Ingolstadt hanno riversato tutto lo stato dell’arte delle tecnologie disponibili per la produzione in serie, dalla guida autonoma, alla connettività, all’infotainment.

STILE - Anche a livello di stile, la nuova A8 fornisce nuove linee guida per il futuro del marchio dei quattro anelli, con la calandra anteriore che diventa sempre più grande e i fari posteriori sviluppati lungo una linea orizzontale. In tutto questo le misure sono aumentate di 4 cm in lunghezza, fino a 5,17 metri che diventano 5,3 nel caso della variante a passo lungo. All’interno, invece, la novità principale è rappresentata dall’approccio, che è molto minimalista. Su tutto domina il contrasto tra i due grandi display che occupano la parte centrale del cruscotto e la linea orizzontale continua in cui le bocchette di areazione sono a scomparsa e motorizzate elettricamente.

INFOTAINMENT - Sempre a proposito di infotainment, sulla nuova A8 scompare ogni manopola fisica sul tunnel centrale e tutto viene affidato alle superfici touch che hanno il feedback tattile e sonore, oltre a supportare le funzioni di swiping e scrittura. Tutto questo senza dimenticare i nuovi comandi vocali più naturali. La connettività con l’esterno è invece fornita dal modulo LTE che comunica con un cloud e supporta i servizi Car-to-X per mettere la A8 in comunicazione con l’universo circostante, incluse le altre auto. La guida autonoma, invece, merita una trattazione a parte, visto che complessivamente sono ben quarantuno i dispositivi di assistenza alla guida.

AUTONOMA - Il traffic jam asssistant può prendere il controllo totale dell’auto fino a 60 km/h su superstrade e autostrade (serve la barriera centrale come riferimento), consentendo al guidare anche di guardare la TV. Questo è possibile perché per la prima volta c’è un “cervellone” centrale che gestisce tutte le informazioni provenienti dai sensori. Molto spettacolare è anche la funzione di parcheggio remoto, che in determinate situazioni permette al guidatore di scendere dall’auto e vederla parcheggiare da sé. Ma sulla A8 c’è qualcosa di realmente nuovo anche a livello squisitamente tecnico.

SOSPENSIONI - Lo sterzo a demoltiplicazione variabile si accompagna al retrotreno sterzante, mentre le sospensioni attive possono variare singolarmente l’altezza da terra di ogni ammortizzatore ad aria. Una soluzione resa possibile dall’impianto elettrico a 48 Volt che è di serie su tutte le A8 e supporta per tutti i motori un alternatore/generatore da 12 Kw, che li rende tutti dei “mild hybrid”. A questo proposito, le motorizzazioni sono “simmetriche” nel senso che c’è un 3.0 TFSI e un 3.0 TDI – 340 e 286 CV – così come un 4.0 TFSI e un 4.0 TDI – 460 e 435 CV – mentre il top di gamma è rappresentato dal 6.0 W12 da 590 CV.

MOTORI - I motori più potenti, insieme alla variante plug-in ibrida – 3.0 TFSI da 449 CV e 50 km di autonomia in modalità elettrica – saranno disponibili in una fase successiva. Infine, la lista degli optional è ovviamente sconfinata, ma vale la pena di citare il massaggio anche per i piedi disponibile sulla versione a passo lungo, una primizia che va a completare una specie di salotto digitale e iper-connesso. 


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