Skoda Vision E, dalla Cina verso il futuro

La trazione integrale è il risultato dell'azione di due motori elettrici, uno per asse, che generano un totale di 305 CV di potenza
Skoda Vision E, dalla Cina verso il futuro
Alessandro Vai
2 min

ROMA - Ha un look originale e distintivo, che va oltre i soliti canoni delle Skoda e cerca di rompere quelle “sicurezze” stilistiche che spesso sono proprie del Gruppo Volkswagen. È la Vision E, ovvero una concept – basata sulla piattaforma modulare elettrica MEB del gruppo tedesco – che debutta al Salone di Shanghai e anticipa il prossimo futuro del marchio boemo. Volendola inquadrare in un segmento la si può definire una SUV-coupè media, una concorrente della BMW X4 o dell’Alfa Romeo Stelvio, per intenderci, ma la sua tecnologia la colloca di più in zona Tesla. La trazione integrale è il risultato dell’azione di due motori elettrici, uno per asse, che generano un totale di 305 CV di potenza.

ELETTRICA - La capacità totale del pacco batterie non è stata specificata, ma per raggiungere i 500 chilometri di autonomia dichiarata è facile immaginare una capacità di almeno 70-80 kWh. La Vision E può essere ricaricata con i metodi tradizionali o anche con il sistema induttivo; in questo caso è in grado di assorbire 11 kWh. Quanto alle prestazioni, l’unica nota è la velocità massima di 180 km/h. Molto più interessante è invece la possibilità di supportare la guida autonoma di livello 3, ovvero quella che gestisce completamente l’auto nella marcia autostradale.

INTELLIGENTE - Anche all’interno ci sono soluzioni spettacolari, come si conviene a un concept che si rispetti. La Vision E riconosce i comandi gestuali e vocali, sa tracciare lo sguardo del conducente e anche il suo battito cardiaco. Infine, se tutto questo non bastasse, è in grado di imparare da sola le manovre di parcheggio. È sufficiente che il guidatore effettui completamente per due volte la manovra di parcheggio affinché il sistema Educated Parking raccolga tutti i dati necessari. Dopodiché questo è in grado di trovare e gestire autonomamente l’esatta posizione di parcheggio che risulta ideale per una ricarica a induzione efficiente.


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