Piech Mark Zero, l'auto che si ricarica in cinque minuti

Una granturismo elettrica dalle linee pulite e classiche: tre motori elettrici e due pacchi batterie. Sarà sul mercato entro tre anni
Piech Mark Zero, l'auto che si ricarica in cinque minuti
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Al Salone di Ginevra è stata presentata la Piech Mark Zero: la granturismo elettrica che nasce su struttura modulare e che è in grado di dare vita ad altri due modelli: una quattro posti e un SUV. La novità principale non è visibile all'occhio umano, è nascosta nella tecnologia del pacco batterie, fornito dal gruppo cinese Desten.

Il surriscaldamento viene praticamente azzerato dalla struttura delle celle, che permette a queste di avere un range operativo con minime variazioni di temperatura, durante le fasi di ricarica e quelle di alimentazione dei motori elettrici. L'aspetto chiave, che ha permesso l’eliminazione di complessi e pesanti dispositivi di raffreddamento a liquido per ricorrere a un sistema ad aria, è la variazione nell'ordine dei 10° C-15° C sotto ricarica e in fase di sviluppo dell’energia. Una soluzione che permette un risparmio sul peso complessivo di ben 200 kg.

Non è tutto qui. La struttura delle celle e le ridotte oscillazioni termiche consentono una ricarica – da postazioni sviluppate dai cinesi di Qingdao TGOOD Electric – fino all’80% della capacità nominale in appena 4 minuti e 40 secondi. Prestazioni estreme, ancor più di quelle velocistiche, pure notevoli. Piech Mark Zero dichiara una massa di 1.800 kg ed è motorizzata da tre unità elettriche: una posta sull’asse anteriore e in grado di sviluppare 204 cavalli, due al posteriore, per 408 cavalli complessivi.

In 3,2 secondi si passa dallo zero ai cento km/h e si raggiungono i 250 km/h di velocità massima. Il progetto di Piech Automotive nasce con una GT dalle proporzioni retrò, linee molto pulite ed essenziali, sinonimo d’eleganza – a bordo, firmata Poltrona Frau nei rivestimenti - e, di fatto, senza tempo.

Compatta nelle dimensioni, Mark Zero è lunga 4,43 metri, con un’impronta a terra di 2 metri, tanto misura in larghezza, a fronte di un’altezza di appena 1,25 metri. Lo sviluppo tecnico è curato da Klaus Schmidt, responsabile dell’ingegneria, con un passato trentennale in BMW M.

Entro 3 anni, il marchio di Piech e Rajcic punta a produrre la granturismo e offrire, in futuro, la piattaforma modulare anche ad altri costruttori. L’archiettura alla base della Mark Zero è in grado di ospitare un motore termico, un sistema ibrido, fino alla totale elettrificazione, a batteria o con fuel cell. Il concept esposto a Ginevra ospita due pacchi batterie, rispettivamente installati sul tunnel centrale e in corrispondenza dell’asse posteriore. 


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