Calciomercato Bologna, ancora in alto mare il rinnovo di Pulgar

Il contratto del regista scade nel 2020: c'è apparente ottimismo, ma il tempo stringe
Calciomercato Bologna, ancora in alto mare il rinnovo di Pulgar© Getty Images
2 min

BOLOGNA - Filtra ottimismo, in casa Bologna, sull'adeguamento con allungamento del contratto di Erick Pulgar. Tuttavia, rispetto a due mesi fa non è cambiato nulla e la trattativa resta ancora ferma. Con il timore che possa assomigliare sempre più alla vicenda Masina, il quale non era stato ceduto per 9 milioni vedendolo poi partire un'estate dopo a 4 milioni per non perderlo successivamente a parametro zero. Ovviamente non è detto che la vicenda debba per forza ripetersi, ma l'andazzo al momento non è costruttivo. E, alla luce del rendimento attuale, a gennaio un'eventuale offerta difficilmente avrebbe numeri importanti. In estate il Sassuolo aveva proposto 12 milioni, ma il Bologna decise di trattenerlo, ma la cessione avrebbe rappresentato una plusvalenza importante, senza considerare che con un paio di milioni i rossoblù avrebbero potuto accontentare Inzaghi portanto a Casteldebole Stulac. Se a gennaio arrivassero offerte importanti, la cessione di Pulgar non sarebbe da escludere, ma intanto, prima di Natale è atteso a Bologna l'arrivo del procuratore Fernando Felicevich. Quest'ultimo ritiene che il rinnovo di Pulgar non sia al momento una priorità, visto che il giocatore ha un contratto fino al 2020: questa sarebbe la causa dei tanti rinvii. Rinvii che mettono in agitazione la società, visto che senza prolungamento il procuratore resta col pallino in mano sulle eventuali condizioni economiche di una cessione. Il Bologna dal canto suo sarebbe pronto a far sottoscrivere al cileno un contratto fino al 2022, se non addirittura fino al 2023, con un ingaggio su per giù da 1 milione di euro netti compreso i bonus. E non necessariamente con l'intenzione di blindarlo. Il giocatore, con una buona offerta, potrebbe essere ceduto già nel prossimo giugno, ma in quel caso il Bologna farebbe valere maggiormente la propria forza contrattuale. Che a oggi, invece, ce l’ha Felicevich. Per questo motivo, più chiarezza sulla questione dovrebbe arrivare con l'arrivo del procuratore a Bologna. 


© RIPRODUZIONE RISERVATA