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Doping, dal dentifricio alle fragole: le 10 giustificazioni più strane degli sportivi

Sara Errani ha spiegato la positività con la contaminazione del cibo. Una giustificazione plausibile ma in passato alcuni atleti hanno usato spiegazioni davvero fantasiose

ANSA
1 di 10 "Colpa della bistecca". Fu questa l'ipotesi avanzata da Gerhard Brandstaetter, legale di Alex Schwazer, risultato positivo al testosterone sintetico nel 2016. Secondo l'avvocato, la carne dell'animale poteva esser stata trattata con ormoni della crescita. 
LaPresse
2 di 10 CAGLIARI: Joao Pedro e Farias. L'alternativa è Pavoletti
3 di 10 La colpevole è una donna anche nella giustificazione di Daniel Plaza: il marciatore spagnolo nel 1996 accusò la moglie incinta con la quale disse di aver avuto un rapporto orale che lasciò tracce di nandrolone. 
LaPresse
4 di 10 "Mai preso nandrolone. Se fossi in voi farei analizzare quello sciroppo omeopatico per la tosse". Così Edgar Davids provò a spiegare la positività a un controllo antidoping.Nel 2001 la commissione disciplinare della Lega condannò l'olandese a 5 mesi di stop.
5 di 10 Fatali furono le caramelle offerte dalla zia. Il ciclista Gilberto Simoni riuscì con successo a difendersi dalle accuse di doping dimostrando di aver assunto inconsapevolmente delle pastiglie contenenti cocaina che la suora, sua parente, gli spediva dal Sudamerica.
6 di 10  Trovato positivo al nandrolone nel 2001, Fernando Couto si aggrappò alla cosmesi affermando che la sostanza dopante proveniva dallo shampoo usato per lavare i suoi lunghi capelli. La squalifica fu inizialmente di 10 mesi, poi ridotta in appello a 4.
7 di 10 L'ex velocista britannico Linford Christie utilizzò una delle scuse più originali dopo la sua positività al nandrolone: "E' stata colpa dell'avocado". Ma i giudici scoprirono che sarebbe stato possibile solo ingerendo quantità industriali del frutto. 
8 di 10 Frutta sotto accusa anche nel caso di Astrid Strauss: nel 1992 la nuotatrice tedesca spiegò che le fragole ingerite erano all'origine della sua positività al testosterone.
9 di 10 "Dopato da un dentifricio". Si difese con questa motivazione curiosa Dieter Baumann, medaglia d'oro dei 5000 a Barcellona '92: il mezzofondista fu squalificato per due anni per positività al nandrolone.
EPA
10 di 10  "Un bacio alla cocaina con una ragazza sconosciuta incontrata in discoteca". Dopo esser risultato positivo a un controllo, il tennista francese Richard Gasquet riuscì a scagionarsi affermando di aver ingerito la droga durante un incontro fugace. Il tribunale ritenne la ricostruzione credibile e non lo sanzionò con i due anni previsti dalla normativa vigente

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