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NBA Los Angeles Lakers, la carriera di Bryant in 20 scatti scelti da Kobe

La stella dei gialloviola ha giocato la sua ultima partita della sua carriera: sul suo sito ufficiale l'ex numero 8, oggi 24, ha rivissuto la sua vita sportiva con 20 foto, una per ogni anno vissuto nella NBA, che vi riproponiamo (fonte: kobebryant.com)

1 di 21  «Nessun eroe è perfetto e nessun cattivo è completamente privo di senso eroico. Tutti noi conviviamo con queste due realtà. Quello che distingue i grandi è su come utilizzano il “lato oscuro” dentro per compiere gesta epiche. È vivere come un "HeroVillain” che incanala la paura, il rifiuto, la rabbia e il dubbio e li trasforma in forza, coraggio, potenza e determinazione. Questi 20 momenti attraverso 20 anni illustrano come ho usato il mio “lato oscuro” per lasciare si spera un segno duraturo su questo gioco»
2 di 21  È il 26 giugno 1996. Al Draft NBA si fa la storia. Kobe Bryant e David Stern, il giorno della scelta del futuro campione. Saranno i Charlotte Hornets a "draftarlo" al primo giro con la chiamata numero 13. Poi lo scambio con i Lakers che cambierà il corso degli eventi. «Mi dissero che gli non servivo. Il rifiuto e la rabbia mi caricarono ancora di più»
3 di 21  È il 12 maggio 1997. La prima stagione di Bryant non fu solo rose e fiori. Ai playoff i Lakers furono battuti dagli Utah Jazz e Bryant sbaglio con tre "air ball" altrettanti tiri decisivi. «Quando conosci che sapore ha il fallimento, con la determinazione insegui il successo»
4 di 21 È il 15 marzo 1998. Kobe Bryant e Clyde Drexler si affrontano in un match di stagione regolare. Il "Black Mamba" si sfida con il suo grande idolo dell'infanzia. «La forza è guardare negli occhi il tuo eroe d'infanzia e superarlo»
5 di 21  È il 29 aprile 1999. Kobe Bryant durante una sfida contro i Portland Trail Blazers: «La bellezza di essere benedetti dal talento è elevarsi al di sopra dei dubbiosi per creare un momento indimenticabile»
6 di 21  È il 4 giugno 2000. Finali della Western Conference. Lakers contro Portland, gara 7. Il momento più bello della serie: Kobe to Shaq! «La schiacciata che ha dato il via alla Dinastia»
7 di 21  È il 15 giugno 2001: Lakers quasi perfetti con 15 vittorie su 16 partite. Solo in finale i gialloviola persero una partita, la prima contro i Philadelphia 76ers. Per Bryant secondo anello consecutivo: «15-1, ho detto abbastanza»
8 di 21  All Star Game 2002, è il 10 febbraio 2002. Si gioca a Philadelphia, patria natale di Kobe Bryant. In un tripudio di fischi, soprattutto durante la premiazione finale, KB24 si prende l'MVP con una prestazione da 31 punti, 5 assist e 5 rimbalzi. «Ama l'odio. Lascia che ti carichi»
9 di 21  È il 28 marzo 2003, ultima sfida tra Kobe Bryant e Michael Jordan. «Puoi essere un cattivo per il tuo eroe»
10 di 21 È il 14 aprile 2004, i Lakers chiudono la stagione regolare a Portland. Serve una vittoria per avere il fattore campo almeno contro gli Spurs nei successivi playoff. Gara in bilico e allora entra in gioco Bryant che prima, con il tiro ritratto nella foto, manda tutto all'overtime e poi la decide allo scadere con una conclusione altrettanto pazzesca sulla sirena. «La forza di metterlo diventa più grande della paura di sbagliarlo»
11 di 21  È il 12 novembre del 2004, Kobe Bryant affronta Dwight Howard, al suo primo anno NBA. La schiacciata in faccia resterà nella storia. «Battezzato»
12 di 21  È il 22 gennaio 2006, Kobe Bryant mette a referto 81 punti in una sola partita, seconda prestazione di sempre della NBA, dietro solo ai 100 punti di Wilt Chamberlain. In questa foto il momento della sostituzione finale di Phil Jackson e la standing ovation dello Staples. «L'ottava meraviglia»
13 di 21  È il 3 novembre 2006. Nuova stagione per i Lakers, nuovo numero per Kobe. Il 24. «Carpe diem»
14 di 21  È il 17 giugno 2008. Kobe Bryant e i Los Angeles Lakers vengono sconfitti dai Boston Celtics in gara6 delle finali con una delle sconfitte più dolorose della storia dei gialloviola anche in termini di punteggio (131-92). «Sfrutta la sofferenza per creare il dominio»
15 di 21  È il 14 giugno del 2009, Kobe Bryant stende gli Orlando Magic e si prende il quarto anello. «La determinazione mette a tacere i dubbiosi»
16 di 21  È il 17 giugno 2010. I Lakers si prendono gara7 contro i Celtics e Kobe conquista il quinto anello. «Vendetta e riscatto»
17 di 21  È il 20 febbraio 2011, Kobe Bryant vince il suo quarto MVP dell'All Star Game vincendo una partita equilibrata contro l'Est di Lebron James nella sua Los Angeles, allo Staples Center. Per Kobe 37 punti e 14 rimbalzi in 29 minuti di gioco. «Batti il migliore per essere il migliore»
18 di 21  È il 12 agosto 2012, Kobe Bryant e gli Stati Uniti piegano la Spagna 107-100 in una finale entusiasmante. Uomo partita Kobe Bryant che con un gioco da quattro punti nei minuti finali impedisce agli iberici l'ennesima rimonta. Per Kobe è il secondo oro Olimpico dopo quello di Pechino quattro anni prima: «L'importanza di una medaglia d'oro alle Olimpiadi è più pesante di un anello NBA»
19 di 21  È il 12 aprile 2013. Bryant cade a terra durante una penetrazione nell'area dei Golden State Warriors. L'arbitro fischia fallo, due tiri liberi ma il tendine d'Achille ha ceduto. Nonostante tutto però Bryant rientra in campo per mettere i due tiri dalla lunetta. Poi l'uscita tra gli applausi. Serviranno otto mesi per rivederlo in campo. «Nonostante la paura, finisci il lavoro»
20 di 21  È il 25 novembre 2013, Kobe Bryant ancora non è ritornato in campo dopo l'infortunio al tendine d'Achille (accadrà l'8 dicembre) ma la società decide comunque di rinnovargli il contratto per due anni. Gli ultimi due della sua carriera. «A vita»
21 di 21  È il 14 dicembre 2014, sfida tra Minnesota e Lakers. Con 5'24'' ancora sul cronometro dalla fine del primo tempo KB24 mette i due liberi che gli permettono di superare Michael Jordan nella classifica dei marcatori NBA di tutti i tempi. Al terzo posto ora c'è lui dietro solo a Karl Malone (36.928) e Kareem-Abdul Jabbar (38.387). «La dedizione permette ad un sogno di diventare realtà»

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