Muro Albiol. Jorginho non tradisce dal dischetto, Hysaj ok Koulibaly concentrato Saint-Maximin: corsa e spirito di sacrificio Sarr non sa cosa fare
La tremarella gli viene, ma
mai che debba intervenire.
Un rilancio da pathos, ma
ci sta.
A modo suo: attaccando e
però governando la corsia,
con freschezza e disponibilità.
Sa sempre come e dove e
quando chiudere, anche se
quel Saint-Maximin, quando
punta, è da brivido. Ma
è elegante, è pratico, è tanto.
Anche oziare è un lavoraccio:
centralmente il Nizza ci arriva
tardi, quando lui è in posizione,
ed allora resta concentrato.
Sceglie spesso la soluzione
meno appropriata. E’ l’interpretazione
delle due fasi che
si sovrappongono, cancellandosi.
Ripresa più vivace.
Il primo quarto d’ora è incoraggiante,
il resto in riflessione,
però spegnendosi progressivamente.
Ha caparbietà ed anche ostinazione,
forse esagera persino
nel portare palla, ma non
si ferma quasi mai.
Stavolta è scolastico e non
trova mai linee di passaggio
che in genere sa dove racimolare.
Lascia che il Napoli
si appoggi a lui ma è in difficoltà.
Sul rigore è glaciale e
vale pure questo.
Entra d’impatto, servono le
maniere forti per tenerlo.
Ha due palle gol che nelle
giornate migliori non sprecherebbe.
Però sa sempre
come leggere le giocate.