Corriere dello Sport

Rendi la tua esperienza speciale

Home

Calcio

Formula 1

Moto

Motori

Basket

Tennis

Altri Sport

Stadio

Foto

Video

Corriere dello Sport

LIVE

Dalla Lupa ai Diavoli Rossi: i soprannomi delle squadre di Champions

Negli ottavi di finale scendono in campo i Lavandini, i Minatori, i Sederi e una Vecchia Signora, senza dimenticare squadre che si rifanno al mito romano e alla nobiltà medievale. Ecco il breve riepilogo sull'origine dei soprannomi redatto dalla Uefa sul proprio sito ufficiale
AFPS
1 di 16 Barcellona – Barça, Blaugrana, Culés (i Sederi)
Se "Barça" è il soprannome più comune e "Blaugrana" il più ovvio, "Culés" è sicuramente il più interessante. Viene spesso affibbiato ai tifosi e risale ai tempi del vecchio stadio di Les Corts, sempre esaurito. Chi non trovava posto guardava la partita sedendosi sul muro perimetrale, mostrando involontariamente il posteriore ai passanti. 
AP
2 di 16 Basel – Bebbi
Nel XVIII e XIX secolo il nome Johann Jakob era molto comune a Basilea, e le persone con quel nome venivano chiamate volgarmente 'Bebbi'. Col passare del tempo il nomignolo è diventato talmente popolare che i ragazzi di Basilea erano (e lo sono ancora) tutti apostrofati come Bebbi. 
EPA
3 di 16 Bayern – Die Roten (i Rossi)
Nel 1906, sei anni dopo la sua nascita, il Bayern si unì al Münchner Sport-Club per utilizzarne il campo e le strutture, ma a una condizione: passare dalla casacca nera a quella rossa. Da allora il Bayern ha quel soprannome.
REUTERS
4 di 16
Besiktas Bayern – le Aquile Nere 
Il soprannome deriva dalla squadra rimasta imbattuta per l'intera stagione 1940/41. In una partita il Besiktas era in vantaggio per 1-0 sui rivali diretti del Süleymaniye, ma invece di arroccarsi in difesa la squadra ha continuato ad attaccare senza sosta. "Forza Aquile Nere! Attaccate Aquile Nere!", diceva una suadente voce dagli spalti. Quella voce apparteneva a un pescatore di nome Mehmet Galin. La squadra poi vinse quella partita per 6-0 e da allora per esortare la squadra si usa quel soprannome. 
Action Images via Reuters
5 di 16 Chelsea – i Blues
Sebbene il Chelsea abbia quasi sempre vestito la casacca blu, all'inizio la tonalità della maglia era più chiara in onore alla scuola pubblica di Eton, istituto dove si era formato il primo presidente del club. Il blu reale venne infatti adottato nel 1912. "Blue is the Colour" è invece il celebre motivetto che cantano sempre i tifosi di Stamford Bridge, ovvero un brano cantato dalla squadra prima della finale di Coppa di Lega del 1972 che nella versione originale si piazzò al quinto posto della classifica del Regno Unito..
Juventus FC via Getty Images
6 di 16 Juventus – la Vecchia Signora
Non si conosce bene l'origine del soprannome, ma molti ritengono che derivi dalla famiglia Agnelli, che acquistò il club negli anni' 20. Per evocare uno stile sofisticato, "lo stile Juve", si iniziarono a fare paragoni con l'eleganza di un'anziana nobile. 
PA
7 di 16 19. Liverpool (Inghilterra) 232,8 milioni
PA
8 di 16 Manchester City – Citizens, The Sky Blues
"Citizens" è un'estensione di City (mentre i membri del club si chiamano Cityzens). 'Sky Blues' (azzurro) richiama ovviamente il colore della maglia.
PA
9 di 16 Manchester United – i Red Devils 
I giocatori dello United erano gli Heathens (perché provenivano dall'area Newton Heath di Manchester e giocavano di domenica), ma negli anni '60 Sir Matt Busby aveva preso in simpatia la squadra di rugby dei Red Devils. 'Diavoli Rossi' era infatti il soprannome della vicina formazione di rugby di Salford da quando un giornalista francese li aveva definiti "Les Diables Rouges" nel 1934.
AFPS
10 di 16 Paris Saint-Germain – PSG
Per evitare ripetizioni, i giornalisti chiamano spesso la squadra "Les Rouge-et-Bleu" (i rossoblu) o "Les Parisiens" (i parigini), ma PSG è senza dubbio la sigla più amata nel calcio francese.
REUTERS
11 di 16 Porto – Dragões (i Dragoni)
Il drago è un simbolo di Oporto fin dal XIX secolo e rappresenta lo spirito combattivo e l'invincibilità. Il Porto lo ha inserito nel proprio stemma societario nel 1922 su consiglio dell'ex calciatore Augusto Baptista Ferreira.
Acero/AlterPhotos/ABACA
12 di 16 Real Madrid – Merengues
Un radiocronista spagnolo inventò questo soprannome paragonando la maglia del Real alle meringhe. Un giornalista britannico del Times, invece, viene accreditato per aver inventato un soprannome meno noto, i Vikingos, paragonando la vittoria per 7-3 sull'Eintracht Frankfurt in finale di Coppa dei Campioni 1960 all'invasione dei Vichinghi in Europa.
LaPresse
13 di 16 11. Roma (Italia) 306,2, milioni
EPA
14 di 16 Siviglia – Palanganas (i Lavandini)
Altro soprannome di etimologia incerta. Una possibile spiegazione rimanda alla forma dello stadio Ramón Sánchez Pizjúan, somigliante a un lavandino. Un'altra al fatto che, agli inizi del XX secolo, i lavandini dello stadio erano decorati con una striscia rossa, richiamando i colori del club.
REUTERS
15 di 16 Shakhtar (115 gol)
Getty Images
16 di 16 Tottenham – Spurs 
Un appellativo più breve per indicare Hotspur, che proviene da Harry Hotspur, ovvero un nobile inglese del Medioevo che appare nell'Enrico IV di Shakespeare e che è diventato famoso per i suoi speroni da stivali e per i galli da combattimento. 

Corriere dello Sport in abbonamento

Insieme per passione, scegli come

Abbonati all'edizione digitale del giornale. Partite, storie, approfondimenti, interviste, commenti, rubriche, classifiche, tabellini, formazioni, anteprime.

Sempre con te, come vuoi