Se "Barça" è il soprannome più comune e "Blaugrana" il più ovvio, "Culés" è sicuramente il più interessante. Viene spesso affibbiato ai tifosi e risale ai tempi del vecchio stadio di Les Corts, sempre esaurito. Chi non trovava posto guardava la partita sedendosi sul muro perimetrale, mostrando involontariamente il posteriore ai passanti.
Nel XVIII e XIX secolo il nome Johann Jakob era molto comune a Basilea, e le persone con quel nome venivano chiamate volgarmente 'Bebbi'. Col passare del tempo il nomignolo è diventato talmente popolare che i ragazzi di Basilea erano (e lo sono ancora) tutti apostrofati come Bebbi.
Nel 1906, sei anni dopo la sua nascita, il Bayern si unì al Münchner Sport-Club per utilizzarne il campo e le strutture, ma a una condizione: passare dalla casacca nera a quella rossa. Da allora il Bayern ha quel soprannome.
Il soprannome deriva dalla squadra rimasta imbattuta per l'intera stagione 1940/41. In una partita il Besiktas era in vantaggio per 1-0 sui rivali diretti del Süleymaniye, ma invece di arroccarsi in difesa la squadra ha continuato ad attaccare senza sosta. "Forza Aquile Nere! Attaccate Aquile Nere!", diceva una suadente voce dagli spalti. Quella voce apparteneva a un pescatore di nome Mehmet Galin. La squadra poi vinse quella partita per 6-0 e da allora per esortare la squadra si usa quel soprannome.
Sebbene il Chelsea abbia quasi sempre vestito la casacca blu, all'inizio la tonalità della maglia era più chiara in onore alla scuola pubblica di Eton, istituto dove si era formato il primo presidente del club. Il blu reale venne infatti adottato nel 1912. "Blue is the Colour" è invece il celebre motivetto che cantano sempre i tifosi di Stamford Bridge, ovvero un brano cantato dalla squadra prima della finale di Coppa di Lega del 1972 che nella versione originale si piazzò al quinto posto della classifica del Regno Unito..
Non si conosce bene l'origine del soprannome, ma molti ritengono che derivi dalla famiglia Agnelli, che acquistò il club negli anni' 20. Per evocare uno stile sofisticato, "lo stile Juve", si iniziarono a fare paragoni con l'eleganza di un'anziana nobile.
"Citizens" è un'estensione di City (mentre i membri del club si chiamano Cityzens). 'Sky Blues' (azzurro) richiama ovviamente il colore della maglia.
I giocatori dello United erano gli Heathens (perché provenivano dall'area Newton Heath di Manchester e giocavano di domenica), ma negli anni '60 Sir Matt Busby aveva preso in simpatia la squadra di rugby dei Red Devils. 'Diavoli Rossi' era infatti il soprannome della vicina formazione di rugby di Salford da quando un giornalista francese li aveva definiti "Les Diables Rouges" nel 1934.
Per evitare ripetizioni, i giornalisti chiamano spesso la squadra "Les Rouge-et-Bleu" (i rossoblu) o "Les Parisiens" (i parigini), ma PSG è senza dubbio la sigla più amata nel calcio francese.
Il drago è un simbolo di Oporto fin dal XIX secolo e rappresenta lo spirito combattivo e l'invincibilità. Il Porto lo ha inserito nel proprio stemma societario nel 1922 su consiglio dell'ex calciatore Augusto Baptista Ferreira.
Un radiocronista spagnolo inventò questo soprannome paragonando la maglia del Real alle meringhe. Un giornalista britannico del Times, invece, viene accreditato per aver inventato un soprannome meno noto, i Vikingos, paragonando la vittoria per 7-3 sull'Eintracht Frankfurt in finale di Coppa dei Campioni 1960 all'invasione dei Vichinghi in Europa.
Altro soprannome di etimologia incerta. Una possibile spiegazione rimanda alla forma dello stadio Ramón Sánchez Pizjúan, somigliante a un lavandino. Un'altra al fatto che, agli inizi del XX secolo, i lavandini dello stadio erano decorati con una striscia rossa, richiamando i colori del club.
Un appellativo più breve per indicare Hotspur, che proviene da Harry Hotspur, ovvero un nobile inglese del Medioevo che appare nell'Enrico IV di Shakespeare e che è diventato famoso per i suoi speroni da stivali e per i galli da combattimento.