I voti alla squadra di Pioli dopo il ko nei quarti di finale di Coppa Italia tra biancocelesti e Juventus (di Fabrizio Patania)
Nelle ultime cinque sfide con la Juve non aveva mai tirato in porta, Pioli gli regala la sesta. Fa la differenza quando entra con Empoli
e Bologna, non prende una palla con Chiellini e Bonucci. Dentro l’area bianconera non si vede mai. Il cambio con Matri arriva troppo tardi.
Imposta bene la partita e riesce a giocare quasi alla pari con la Juve per 60 minuti. Non convince la scelta iniziale di Klose, perché il tedesco non regge più certi confronti e con l’infortunio di Mauricio si gioca un cambio. Dopo il gol di Lichtsteiner, toglie Konko, inserisce Felipe e passa al 3-4-3 con Candreva e Lulic sulle fasce. Impossibile rimontare. Continua la maledizione bianconera. Pioli non ha mai battuto la Juve e neppure Allegri, sesta sconfitta in un anno e mezzo. Ora, l’Europa è più lontana.
Falcia Zaza e Damato al 15' pt gli abbona un cartellino giallo. Prende l’ammonizione su Morata in avvio di ripresa, poi si fa male e deve uscire.
Nel suo primo tempo c’è generosità e sacrificio nei rientri difensivi, ma poca qualità in costruzione. Serata senza guizzi.
Gode di una libertà che gli dovrebbe permettere di inventare, ma preferisce spesso il tocco scontato al lancio in verticale. Troppo compassato, non imprime ritmo alla manovra della Lazio.
Apre troppo il piatto destro e non riesce a inquadrare lo specchio, alzando il pallone sulla traversa. Spreca l’occasione migliore per la Lazio, ma reagisce con i suoi tipici strappi sulla fascia. Alla distanza perde intensità.
Entra a sinistra nel 3-4-3 improvvisato da Pioli, poi passa a destra davanti a Candreva, ma anche in tandem combinano poco.
S’arrabbia con Candreva quando un suo inserimento non viene premiato dall’assist. Non c’è su Lichtsteiner perché esce a chiudere su Zaza.
Tiene in posizione regolare Lichtsteiner al momento del tiro decisivo. Con la difesa a tre fa il centrale.
Sicuro nel palleggio, sa stare in campo, resiste nel duello con Morata quando basterebbe un soffio per provocare il rigore. Non è velocissimo, certo è meglio dei compagni di reparto trovati alla Lazio.
Parte mettendo pressione ad Alex Sandro e Pogba, resiste bene anche dietro. Inventato il giallo su Morata a cui sfila la palla in modo pulito. Pioli lo sostituisce per tentare la rimonta con la difesa a tre.
Cambio di passo, tentativi di inserimento, riesce a tenere sotto pressione Sturaro, prova ad avvicinarsi a Klose. Nella ripresa perde lucidità e commette errori.
Si esalta nel corpo a corpo con Pogba e Chiellini. Stessa cilindrata fisica. Lavora tanto e ci mette anche dei colpi di grande qualità, come il lancio in profondità per Keita, che non riesce a segnare.
Blocca il tiro sporco di Zaza e mette in angolo il destro di Pogba. Con il piede e in uscita nega il gol a Morata. Il palo lo salva su Zaza e riesce ad arrivare anche sul destro di Lichtsteiner: leggerissimo ritardo, lo condanna la tecnologia. Evita il raddoppio di Dybala e Mandzukic.