La Redazione giovedì 3 marzo 2022, 10:17
Kean non entra in partita, Torreira è il motore della Viola, De Ligt attento
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Sottil (20’ st) 5 - Avrebbe dovuto spaccare la gara con le sue accelerate, ma manca in precisione.
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Venuti (1’ st) 5,5 - Fa tutto bene, poi il pallone gli rimbalza addosso e finisce nella sua rete. La sua serata diventa un incubo. Esce tra le lacrime, consolato dai compagni (e pure da Vlahovic).
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Kean 5 - Milenkovic lo sovrasta fisicamente, tecnicamente e atleticamente. Come il suo compagno d’attacco non ha una sola palla decente da giocare, però non entra proprio in partita. Inevitabile la sostituzione.
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Vlahovic 5 - Il Franchi e Igor gli tolgono calma e pericolosità. Ma se non è il solito Vlahovic la ragione va cercata anche nella difficoltà della Juve a rifornirlo. Già nel primo tempo Igor lo contiene senza problemi, sia nell’anticipo che nell’uno contro uno. E’ suo comunque l’unico tiro juventino dei primi 45’. Anche nella ripresa l’unico spunto è suo, con un pallonetto. Ma da uno come lui c’è da aspettarsi molto di più.
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Igor 7 - Si trasforma nell’ombra di Vlahovic, mettendoci fisico e personalità. L’unica volta in cui lo perde, nella ripresa, trova in Terracciano un prezioso alleato. In pressione, lascia di sasso pure Cuadrado, levandogli il pallone di forza.
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Torreira 7 - E’ il motore tattico della sua squadra: imposta, cattura palloni e rilancia, inventandosi pure la conclusione dalla distanza. In verticale, sa come far ripartire subito l’offensiva con ripartenze brucianti. Atterra Arthur e finisce sul taccuino dell’arbitro.
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De Ligt 6,5 - È il più attento, il più pronto, soprattutto nelle uscite, della sua squadra. Per Piatek è un confronto molto duro. Senza problemi anche su Cabral.
Juventus FC via Getty Images
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Morata (14’ st) 6 - Almeno è vivo dentro la partita. Lavora per la squadra con recuperi a metà campo.
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Italiano (all.) 6 - La reazione della sua squadra al ko di Sassuolo c’è stata eccome, stavolta a metterci lo zampino è pure la sfortuna.
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Allegri (all.) 6 - Ha solo mezza Juve e questa come attenuante vale, soprattutto quando arriva il momento dei cambi: ne può fare solo due. Ma è davvero poca roba quello che la sua squadra mostra. Rinuncia a giocare, sta dietro, lascia la palla alla Fiorentina e poi vince. Vince con un colpo di fortuna, nel modo più immeritato.
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