La Redazione mercoledì 11 ottobre 2017, 14:32
Da "T-Model" a "Brazuca", passando per "Tango" ed "Etrusco" fino al nuovo "Al Rihla": i nomi e le foto delle sfere utilizzate nei Campionati del Mondo dal 1930 al prossimo Mondiale in Qatar (dal 21 novembre 2022 al 18 dicembre 2022)
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"T-Model" è il pallone utlizzato per il Mondiale in Uruguay del 1930. In occasione del primo tempo della finale tra Argentina e Uruguay venne utilizzata la "Pelota Argentina" mentre nella ripresa venne scelto "T-Model". Il cambio di pallone permise ai padroni di casa di ribaltare l'1-2 del primo tempo e di vincere 4-2.
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Nell'edizione del 1934, quella giocata in Italia, e vinta dagli Azzurri per 2-1 contro la Cecoslovacchia, fu utilizzato "Federale 102".
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Nell'edizione del 1938, giocata in Francia e vinta dall'Italia per 4-2 in finale contro l'Ungheria (nella foto un momento della finalissima), fu utilizzato "Allen".
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Nell'edizione del 1950, quella giocata in Brasile, ma vinta dall'Uruguay, fu utilizzato "Allen Super Duplo T".
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"Swiss World Champion" è stato il pallone dell'edizione del 1954 che si disputò dal 16 luglio al 4 luglio in Svizzera.
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Nel 1958 per i Mondiali in Svezia vinti dal Brasile per 5-2 in finale con i padroni di casa fu utilizzato "Top Star".
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Nell'edizione del 1962 quella giocata in Cile e vinta dal Brasile in finale contro la Cecoslovacchia fu utilizzato "Crack".
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Nel 1966 nel mondiale in Inghilterra fu utilizzato "Slazenger Challenge" con 25 pannelli cuciti a mano. Fu l'ultimo pallone non Adidas usato in un campionato del Mondo. Il colore era quello arancione. Nella foto un momento dell'epica finale tra Inghilterra e Germania terminata 4-2 per i padroni di casa dopo i tempi supplementari.
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Per l'edizione del 1970, in Messico, fu utilizzato per la prima volta il classico disegno a pentagoni neri su sfondo bianco. Il suo nome era "Telstar" e derivava da quello del primo satellite artificiale per le telecomunicazioni.
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Per l'edizione giocata in Germania Ovest fu scelto un modello molto simile a quello di quattro anni prima. Il suo nome era "Telstar Durlast".
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In Argentina venne utilizzato "Tango", uno dei palloni più famosi nella storia. Era formato da 32 pannelli che creavano un disegno di 12 cerchi uguali.
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Nell'edizione del 1982, quella in Spagna vinto dall'Italia, venne utilizzato ancora "Tango" ma in una versione migliorata: "Tango España".
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Nel 1986 per l'edizione in Messico venne scelto "Atzeca Messico". Fu il primo pallone usato in un Mondiale in un materiale interamente sintetico.
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"Etrusco Unico": questo il nome del pallone utilizzato per il Mondiale in Italia nel 1990. Sia il nome che il design si ispirarono all'antica storia italiana e all'arte etrusca. Tre teste di leone etrusche decorano ognuno dei 20 triangoli, che composero un disegno simile a quello utilizzato in Tango.
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Negli Stati Uniti nel 1994 venne utilizzato "Questra". Il nome deriva da un'antica parola anglosassone che significa the quest for the star ("la ricerca delle stelle").
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Nel Mondiale del 1998, in Francia, fu utilizzato "Tricolore". Si tratta del primo pallone multicolore utilizzato in una fase finale di un Mondiale. Il design rispetto al passato non cambia ma i i triangoli hanno i colori della bandiera francese.
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Per l'edizione del 2002 in Giappone e Corea fu utilizzato "Fevernova". Aveva un design composto da un triangolo grigio, fiamme rosse ai vertici e un bordo dorato. Fu il primo pallone a staccarsi dal disegno di Tango.
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Nel Mondiale del 2006 vinto dall'Italia fu utilizzato "Teamgeist". Il nome significa "spirito di squadra" e fu composto da 14 pannelli curvi termosaldati. Per ogni sfida della competizione ne fu utilizzata una versione ad hoc con data, nome dello stadio e delle squadre. Per la finale tra Italia e Francia fu scelta una versione speciale chiamata "Teamgeist Berlin" che rispetto all'orginale prevedeva riempimenti dorati sulla superficie.
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In Sudafrica per il Mondiale del 2010 venne utilizzato "Jabulani" (significa "festeggiare"). E' costituito da otto pannelli termosaldati. Sulla superficie è presente un motivo con 11 colori composto da 4 triangoli. Poi anche logo e colori ufficiali della manifestazione. Come nel 2006 venne utilizzata una versione speciale per la finale: Jo'bulani.
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In Brasile nel 2014 venne utilizzato "Brazuca". Si tratta di un termine che indica in modo generico l'orgoglio brasiliano. Il design richiama i braccialetti portafortuna indossati in Brasile e i colori utilizzati sono il verde, il rosso e il blu. Anche per questa edizione fu utilizzata una versione solo per la finale, il Brazuca Final Rio. La differenza sta nei colori utilizzati: il verde e il giallo.
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Per il Mondiale in Russia è stato utilizzato il "Telstar 18", in omaggio al primissimo pallone Adidas prodotto per la Coppa del Mondo, il Telstar 1970. È una reinterpretazione del modello classico, con nuovissimo design dei pannelli e contenuti tecnologici all’avanguardia. Innovativo chip NFC integrato, che permette l’interazione digitale con i consumatori. Il pallone è stato sottoposto a lunghi e rigorosi test con alcuni dei club e delle nazionali di calcio più forti al mondo, come Argentina, Real Madrid e Manchester United.
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Per i Mondiali in Qatar (si giocheranno dal 21 novembre 2022 al 18 dicembre 2022) il pallone ufficiale si chiama "Al Rihla" (che in arabo significa 'il viaggio') ed è disegnato da Adidas. Ispirato alla cultura, all'architettura, alle barche iconiche e alla bandiera del Qatar, il pallone è il 14esimo consecutivo creato dalla casa tedesca per la Coppa del Mondo. È stato progettato per supportare le massime velocità di gioco, poiché viaggia più velocemente in volo di qualsiasi altro pallone nella storia del torneo. "Straordinario, sostenibile e di alta qualità sarà apprezzato dalle stelle che si esibiscono al top del loro gioco sul palco più grande del mondo in Qatar, così come dai giocatori di tutto il mondo", ha affermato Jean-François Pathy, direttore marketing della Fifa. Al Rihla è il primo pallone di un Mondiale realizzato esclusivamente con inchiostri e colle a base d'acqua.
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