La Redazione sabato 3 dicembre 2022, 08:09
Trentadue squadre, 8 gironi, 13 giorni di partite per un totale di 48 gare. Su questa base si può creare una prima formazione mondiale. Cerchiamo di spiegare le nostre scelte e i nostri dubbi (di A. Polverosi)
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SZCZESNY: sul miglior portiere di questa prima fase non dovrebbe esserci troppa discussione, il polacco della Juventus ha parato due rigori, uno a Messi, e se la sua nazionale è arrivata agli ottavi il merito è soprattutto suo.
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JOAO CANCELO: abbiamo pensato anche allo statunitense/milanista Dest, ma il portoghese (che contro la Corea del Sud ha giocato a sinistra) non ha mai sbagliato partita.
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KOULIBALY: entra in formazione anche per il gol che ha deciso la qualicazione contro l’Ecuador.
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GVARDIOL: per ora va considerato come il miglior difensore centrale di Qatar 2022.
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THEO HERNANDEZ: ha preso il posto di suo fratello Lucas, che si è infortunato all’inizio della prima gara, e sulla fascia sinistra ha ricreato insieme a Mbappé un trenino che spesso vediamo in Serie A con Leao.
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AMRABAT: già prima del Mondiale aveva trovato nella Fiorentina una straordinaria continuità di rendimento. Nel Marocco è il punto di riferimento e la clamorosa qualificazione dei nordafricani è legata anche alle sue eccellenti condizioni di forma.
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BROZOVIC: Inzaghi deve ringraziare il ct Dalic che gli restituirà un giocatore completamente recuperato. In un centrocampo dove la tecnica raggiunge il punto più alto, l’interista è fondamentale per i tempi e per le idee.
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CASEMIRO: è un tornello, dove c’è lui non si passa. Ma non è solo forza, è anche tecnica, come dimostra il fantastico gol segnato alla Svizzera. Il dubbio è se mettere in formazione un mediano in più come lui o come Amrabat o invece puntare su Modric che però nella prima gara, proprio contro il Marocco, ha stentato.
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BRUNO FERNANDES: doppietta di assist contro il Ghana, doppietta di gol (più un palo) contro l’Uruguay, questo può bastare per inserirlo nei top 11 e indicarlo come il miglior giocatore di questa prima fase insieme a Gvardiol.
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MORATA: tre reti, due da subentrato. La Spagna che dice di fare a meno di un centravanti, ne ha uno di razza. L’alternativa è l’olandese Gakpo.
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MBAPPÉ: è un ultrasuono. Lo aspettano tutti in finale per consegnargli il prossimo Pallone d’oro.
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MORIYASU: un tecnico giapponese che vince un girone con Spagna e Germania, entrambe battute. Impossibile chiedergli di più.
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