Corriere dello Sport

Rendi la tua esperienza speciale

Home

Calcio

Formula 1

Moto

Motori

Basket

Tennis

Altri Sport

Stadio

Foto

Video

Corriere dello Sport

LIVE

La Top 11 dei Mondiali: ecco la formazione

La miglior squadra della Coppa del Mondo schierata con il modulo 4-3-1-2 (di A. Polverosi)

EPA
1 di 12 LIVAKOVIC (Croazia) Di un capello davanti al marocchino Bounou. Il vantaggio minimo è legato all’ultima partita, la finale del terzo posto vinta dalla Croazia. Livakovic ha fatto un Mondiale strepitoso, esaltando le sue doti nelle serie finali dei calci di rigore. Grazie alle sue parate la Croazia ha superato dal dischetto, dopo i supplementari, il Giappone agli ottavi e il Brasile ai quarti. Una citazione anche per l’argentino Martinez: la finale è anche sua.
Getty Images
2 di 12 HAKIMI (Marocco) Il trenino di destra della nazionale nordafricana è stato uno dei movimenti più interessanti e spettacolari di questo Mondiale. Hakimi che partiva da dietro, Zyech che lo aspettava per lo scambio e Ounahi che arricchiva il triangolo con la sua tecnica. Su quella fascia, l’ex interista è stato sicuramente il migliore del torneo.
Getty Images
3 di 12 ROMERO (Argentina) Nel giudizio sull’ex atalantino la finale contro la Francia ha un peso notevole. Le gare precedenti le ha giocate su buoni livelli, l’ultima su livelli mostruosi.
Getty Images
4 di 12 GVARDIOL (Croazia) Una sola giornata da dimenticare in un Mondiale da applausi per un ragazzo al debutto, classe 2002, uno dei più forti difensori centrali d’Europa. Quella giornata però ha coinciso con un duello impossibile per chiunque altro, il duello con Messi. Ma tutto il resto è stato da grande giocatore.
Getty Images
5 di 12 T. HERNANDEZ (Francia) In finale ce l’ha portata lui la Francia con la rete contro il Marocco. Ha preso il posto di suo fratello Lucas dopo l’infortunio e, se escludiamo i 120’ con l’Argentina, ha dominato la fascia sinistra.
Getty Images
6 di 12 DE PAUL (Argentina) Tecnica e muscoli, ecco il centrocampista più completo del Mondiale. Appena sotto l’ex udinese ci mettiamo Griezmann, scomparso letteralmente dalla finale con l’Argentina.
Getty Images
7 di 12 E. FERNANDEZ (Argentina) Nel cuore del gioco e poi più avanti, a rifinire e concludere. Ha fatto davvero un grande Mondiale.
Getty Images
8 di 12 AMRABAT (Marocco) Una crescita incredibile, dalla prima partita alla semifinale. Stava giocando bene anche nella Fiorentina, ma lo spessore di questo suo Mondiale è stato pazzesco. Ha sentito la responsabilità di una squadra intera e ha dato al Marocco forza e orgoglio. Nei voti del nostro giornale è partito da un 6,5 nella prima gara contro la Croazia ed è arrivato ai 7,5 delle sfide a eliminazione diretta contro la Spagna e il Portogallo. Ha chiuso il suo Mondiale giocando da difensore centrale negli ultimi minuti della finale per il 3° posto.
LAPRESSE
9 di 12 MODRIC (Croazia) Al suo ultimo Mondiale ha lasciato il ricordo del grande giocatore, del grande numero 10. Ha fatto delle partite fantastiche, con quel calcio di esterno che solo lui può usare in quel modo. Chi ama questo gioco, spera di rivederlo almeno all’Europeo, anche se l’età avanza.
Getty Images
10 di 12 MESSI (Argentina) E’ stato il re del Qatar, il dominatore assoluto di un torneo che lo ha incoronato come miglior giocatore. Nell’anno e mezzo trascorso al Psg non aveva mai raggiunto questo livello di gioco, nemmeno si era avvicinato. Stava aspettando il Mondiale per dimostrare chi era davvero. L’eterno paragone con Maradona è stato infine risolto: è sullo stesso gradino. Che fortuna, l’Argentina, i due migliori giocatori al mondo dall’80 a oggi hanno indossato la maglia albiceleste.
Getty Images
11 di 12 MBAPPÉ (Francia) Una tripletta in finale e non vincere il Mondiale. Sarà il rimpianto di tutta la sua carriera e certo non gli basterà il primo posto fra i cannonieri a consolarlo. C’è una Francia con Mbappé e una senza e quella senza resta solo una buona squadra, niente di più.
Getty Images
12 di 12 CT: REGRAGUI (Marocco) Merita questo posto per il modo in cui la sua nazionale si è imposta all’attenzione del mondo. Certo, Scaloni ha vinto il Mondiale, ma è già capitato ad altri due ct argentini. Chissà quando un altro ct del Marocco arriverà così in alto.

Corriere dello Sport in abbonamento

Insieme per passione, scegli come

Abbonati all'edizione digitale del giornale. Partite, storie, approfondimenti, interviste, commenti, rubriche, classifiche, tabellini, formazioni, anteprime.

Sempre con te, come vuoi