La Redazione martedì 23 febbraio 2016, 10:22
I voti agli Azzurri dopo l'1-1 in casa contro il Milan
MOSCA
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ALBIOL 7 Un errorino per cominciare ma a seguire il controllo agevole di situazione mai seriamente complicate. Va crescendo a vista d’occhio, diventa il regista aggiunto, quando il Napoli sceglie di aggirare ricominciando dal basso, ed è godibile in qualsiasi sua espressione
ANSA
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KOULIBALY 7 È fuori categoria, subito. Non divora il pallone o gli avversari ma lo spazio e il tempo. La fisicità è riconosciuta, l’atletismo pure, però sorprende per la naturalezza negli spostamenti, negli anticipi. La sua deviazione, in occasione del pari, è semplicemente occasionale
ANSA
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HYSAJ 6,5 È quello che sa meglio di ogni altro leggere le varie situazioni: spinge, scala, aspetta Niang o anche Bonaventura. Ha la gamba per affondare, però deve anche preoccuparsi e guardarsi alle spalle, e questo è un prezzo da pagare. Ma sfonda sino al 94’.
Xinhua
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INSIGNE 6,5 Osa subito, con il suo destro a giro; lo rifà alla distanza, però gli viene meno l’effetto che serve per trovare l’angolino. E sul terzo tentativo, quello più pallido, Abate e Alex ci mettono le deviazioni.
MOSCA
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REINA 6 La «fucilata» di Bonaventura è ravvicinata, non basta avere un fisico ch’è una corazza. Poi deve limitarsi a guardarla per lunghi tratti e tremare nel finale sul diagonale di Niang, e intervenire su Honda.
ANSA
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JORGINHO 6 Viene soffocato nelle idee, gli manca il lancio perché non ci sono spazi nella profondità. Sembra elementare però è sempre funzionale, perché c’è pure da coprire.
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MERTENS (19' st) 6 Gli dei non sono amici suoi: entra e timbra il palo dopo appena tre minuti, con una girata chirurgica. Non è scritto.
LaPresse
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CALLEJON 5,5 Trova la corsia occupata da Antonelli ed allora se ne va un pochino per il centro, ma senza la convinzione del recente passato. E sull’assist del Pipita (34') non ha la freddezza. Arriva in ritardo sulla diagonale e Bonaventura lo sistema.
Getty Images
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GHOULAM 5,5 Partenza lanciatissima, con la solita spregiudicatezza, con eleganza. Poi Honda riesce a contenerlo e sul traversone dal quale nasce l’1-1 concede eccessivamente. Smarrisce la padronanza, perché qualche cross gli scappa via e qualche altro non arriva dove vorrebbe.
MOSCA
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ALLAN 5,5 Nell’agonismo ci sono varie macchie di precisione. Non basta esserci, serve incidere, e gli viene meno l’illuminazione giusta. Si ostina a portar palla, a cercare percussioni improbabili.
Xinhua
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HIGUAIN 5,5 Fa impazzire Alex, quando gli danza intorno, e deve intervenire Abate per strozzarne il sinistro. Prima, una genialata per Callejon; e dopo, movimenti che Zapata comprime, riducendone l’istinto. Sta un filino sotto i suoi standard, perché il Milan fa densità ovunque, pure intorno a lui, ma va vicinissimo al gol (pazzesco).
ANSA
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HAMSIK 5 Il duello in famiglia con Kucka è nello spazio (ridotto) di quell’appezzamento. Quasi la terra di nessuno, oppure la loro per presenza. Ma non c’è, più che spento è disorientato, e butta via una enormità di palloni. La fase involutiva continua.
LaPresse
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SARRI 6,5 L’allergia al 4-4-2 riemerge nel primo tempo, quando il Napoli non riesce aggiungere al possesso ciò che è utile per far ondeggiare il Milan: o verticalizzazioni (oggettivamente difficili) o un giro palla ritmato. Per cambiarla, stravolge le abitudini, dà consistenza offensiva con Mertens per Callejon, rinunciando agli equilibri dello spagnolo perché serve sgretolare quel bunker con nove uomini al di là della linea del pallone. Chiude con il 4-2-4, lasciando gli avversari là dietro. Eppure non basta.
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