Da giorni ripete ai compagni: se siete in semifinale di Champions è merito mio. Vero, è stato lui a firmare il 3-0 al Barcellona. Ma se possibile è stato ancora più decisivo come libero vecchia maniera: ha murato Suarez e non solo. E’ acciaccato ma dovrebbe farcela.
Ma che siamo matti, lui contro Messi? Beh, Di Francesco ha azzeccato anche questa mossa. JJ, come lo chiamano a Trigoria, ha giocato una partita impeccabile, dimostrando di essere un difensore affidabile e a volte un po’ sottovalutato.
Martedì, in zona mista, qualche giornalista gli ricordava che nel percorso in Champions il suo contributo - leggi il salvataggio di Kharkiv con lo Shakhtar - era stato prezioso: ora dovrebbe vivere un grande derby da titolare.
E’ al settimo cielo, gasatissimo dopo la notte che lo ha riabilitato agli occhi dell’Europa. Gioca il suo derby numero 29 con l’animo leggero e non si risparmierà come al solito: la partita con la Lazio resta quella che sente di più, anche dopo 15 anni di esperienza.
Il ricordo del gol segnato nel derby d’andata della scorsa stagione lo carica a pallettoni, ancora di più della buona performance di martedì scorso contro il Barcellona. Il suo carisma sarà prezioso per Di Francesco in una partita dove ci sarà molto da lottare.
Ha giocato un incoraggiante finale di partita contro il Barcellona, sfiorando il gol e risultando utile alla squadra nei minuti finali quando c’era da gestire il 3-0. Ha già ferito la Lazio nei derby, può essere un’arma interessante per Di Francesco.
Da esterno destro, con la difesa a tre, poteva esaltare le sue caratteristiche di incursore bravo ad attaccare la profondità, senza essere turbato dalle ossessioni difensive. Ma le sue condizioni forse lo obbligheranno a saltare questo importante derby.
Negli occhi dei tifosi è rimasto l’errore di Barcellona, quando con un controllo spregiudicato ha consegnato il 4-1 a Suarez. Ha giocato male anche contro la Fiorentina, stasera dovrebbe restare ancora a guardare per essere rilanciato mercoledì col Genoa.
Un infortunio muscolare gli ha impedito di giocare titolare contro il Barcellona: ma il suo mancino fatato ha scoccato la freccia da cui è nato il gol decisivo. Che parta o meno dall’inizio stasera, vivrebbe per la prima volta il derby romano.
Sta vivendo un fase complicata: deve attendere il suo turno pur avendo sempre giocato a buoni livelli, quando è stato chiamato in causa. Spera di giocare almeno uno spezzone di derby dopo l’esclusione di Roma-Barcellona.
Di Francesco sostiene che non sia pronto: infatti finora non gli ha concesso neppure un minuto. Era stato preso dallo Sporting Lisbona a gennaio come vice Kolarov, rischia di tornare in Portogallo per fine prestito senza lasciare alcuna traccia.
Il grande ex si è già fatto rimpiangere un girone fa, procurandosi il rigore poi segnato da Diego Perotti. Stavolta però sogna un gol da festeggiare sotto la Curva Sud: ha promesso di esultare qualora dovesse segnare ai vecchi amici d
Di Francesco dovrebbe confermarlo, preferendolo a Ünder, ricordando l’importante contributo che il ragazzo ha saputo dare a livello tattico nella grande serata di Champions contro il Barcellona: gli manca ancora il gol in campionato.
Nelle ultime settimane ha perso terreno nei confronti della concorrenza. In particolare ha deluso a Bologna, quando gli era capitata l’occasione di sostituire Nainggolan a centrocampo. Si augura di avere presto altre possibilità.
Ex capitano della Primavera, è tornato a gennaio dal prestito al Bari per sostituire numericamente Hector Moreno, che Monchi ha venduto alla Real Sociedad, ma non è mai stato schierato. Ancora aspetta il debutto assoluto in prima squadra
E’ stato letteralmente mostruoso contro il Barcellona, oscurando il dirimpettaio Suarez non solo per pericolosità ed efficienza offensiva ma anche per la sua capacità di incutere terrore nei difensori avversari.
Ha recuperato dopo il problema muscolare che lo ha frenato nelle ultime partite. Contro il Barcellona, in una serata “normale”, ha comunque avviato l’azione del 2-0. Nel derby ha già segnato 2 gol. Spera di migliorare il bottino per aiutare la sua Roma.
Ha giocato ieri nella Primavera contro la Sampdoria e stasera torna in panchina al posto dell’infortunato Defrel. A gennaio ha avuto il suo momento di gloria con l’assist a Dzeko, proprio a Genova con la Samp, adesso è ovviamente tornato nelle retrovie.
Ne ha passate di tutti i colori con le ginocchia in questa stagione: sta per firmare un ricco rinnovo contrattuale anche senza avere mai giocato un minuto da professionista. Ieri si è “allenato” sulla fascia sinistra giocando con la Primavera.
In tre giorni è passato dalle critiche per lo 0-2 con la Fiorentina alla beatificazione per il trionfo sul Barcellona. E’ l’allenatore del momento.