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Pagelle Juve-Napoli, i top e i flop

I migliori e i peggiori in campo nella sfida dello Stadium: Chiesa è la scarica elettrica che serviva all'attacco bianconero, Rrahmani di "cazzimma"

Juventus FC via Getty Images
1 di 10 De Ligt 6,5
Sale al comando della difesa, in assenza dei grandi vecchi. Prova a sostituirsi a Bonucci in impostazione, ma non è la stessa cosa. Il suo mestiere, però, lo fa bene eccome, chiudendo praticamente ogni spiffero.  
Getty Images
2 di 10 Chiesa 7
Libera una gioia grande così, dopo 40 giorni di infortunio, con il gol del pari. Poi i pugni di Ospina gli negano il bis. Federico non è sempre efficace ma riporta tutto ciò che mancava all’attacco bianconero: velocità, accelerazioni e incisività. La scarica elettrica che serviva.  
Juventus FC via Getty Images
3 di 10 Rrahmani 7
Di fisico, d’anticipo, con quella che dalla sue parti - quelle nelle quali vive - si chiama «cazzimma». Non è una cattiva parola, è un modo di essere se di fronte hai Morata e se poi arriva Dybala, se Chiesa viene dentro... 
LAPRESSE
4 di 10 Lobotka 7
Ha capacità atletiche e fisiche quasi sconosciute e pure nel palleggio ci sa fare. Si oppone a Rabiot dopo essere andato a pressare sulle uscite bianconere. Ha sempre la giocata e la deviazione sul pari non è una colpa.  
LAPRESSE
5 di 10 Insigne 7
Come un regista laterale, che però poi va nel mezzo per disegnare parabole dolcissime con le quali arrivare Politano. Guardarlo, nelle movenze e nella interpretazione, già lascia un retrogusto d’amara malinconia pensando che ci sarà un 30 giugno.  
Getty Images
6 di 10 Rabiot 5
Un’altra serata di quelle che lasciano interdetti. La progressione conclusa con un sinistro a lato all’alba del match illude, perché poi si perde in tanta confusione, tra errori e mugugni dello Stadium, che infatti lo fischia alla sostituzione.  
Juventus FC via Getty Images
7 di 10 Alex Sandro 5
Colpevole in occasione del vantaggio napoletano: prima leggero su Politano, poi beffato tra le gambe da Mertens. Il brasiliano fa rimpiangere Pellegrini ed esce tra i fischi.  
LAPRESSE
8 di 10 Zielinski 5,5
Alzati e corri - camminare non basta - e per assecondare il secondo mistero della madre di tutte le partite, lui esce dalla quarantena e sta tra le linee, l’ombra di Locatelli ma riferimento per far ondeggiare il Napoli. Si spegne nella ripresa. 
Juventus FC via Getty Images
9 di 10 Allegri (all.)6
La rincorsa al quarto posto rallenta e c’è la sensazione di un’occasione sprecata contro un avversario ridotto ai minimi termini. La Juve parte forte poi viene anestetizzata dallo svantaggio e va in difficoltà. Il pari è meritato ma lascia un’idea di missione incompiuta.  
ANSA
10 di 10 Spalletti (all.) 7
Attraverso Domenichini (che sta in panchina) fa d’una squadra di reduci un mini-esercito di combattenti che non stanno solo in trincea. Il cuore, certo, ma anche l’organizzazione di una squadra che sa cosa vuole.  

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