Seconda puntata della Supersquadra di corrieredellosport.it. Modulo 4-3-1-2, con Palladino come allenatore (di Alberto Polverosi)
Un solo neo nella sua gigantesca partita, la respinta corta su tiro di Calafiori, respinta subito ripresa e trasformata in gol da Fabbian. Ma se il Bologna ha vinto solo 1-0 e non con quattro o cinque gol di vantaggio sull’Empoli il merito è stato delle clamorose parate del portiere azzurro.
Troppo spesso si parla di lui come di un giocatore tatticamente diligente e prezioso. In realtà Darmian ha anche dei colpi come quello dell’1-0 sul Napoli: era al posto giusto, nel momento giusto e non ha sbagliato la conclusione. Tattica sì, ma anche tecnica.
Insieme a Beukema, spostato a destra per l’assenza di Posch, ha fatto il solito partitone anche a Empoli, chiudendo tutti i varchi al già sterile attacco di casa.
Sicuro in difesa, ora contro Lautaro, ora contro Thuram, ma ancora più efficace in attacco. Suo il gol del pareggio napoletano a San Siro contro la capolista.
Quando sta bene, come in questo periodo, è inafferrabile. Il gol realizzato a Verona è da attaccante puro: scatto, progressione, controllo, rapidità nel rimpallo e guizzo nella conclusione. Fantastico.
Dall’arrivo di De Rossi ha preso in mano la squadra e l’ha trascinata in zona-Coppe. Contro il Sassuolo ha segnato una rete da applausi, mirando e centrando l’angolo dove Consigli non poteva mai arrivare.
Gol e palo a Udine. Il talento non gli è mai mancato e ora sta vivendo un momento eccezionale.
L’unico acquisto davvero azzeccato della Lazio e lo ha dimostrato in tutto il campionato. A Frosinone ha dato ritmo e sostanza al gioco della squadra.
È l’uomo in più di Thiago Motta, il ragazzo che risolve le partite più ingarbugliate come quella di Empoli. Solo lui è riuscito a battere Caprile.
Gioco e risultati, con la vittoria sul Cagliari ha portato il Monza a ridosso del gruppo in corsa per l’Europa. Centrare la Conference sarebbe un trionfo.