Le pagelle del nostro giornale alla squadra di Paulo Sousa dopo la vittoria sul Frosinone
Si abbronza e festeggia i gol
dei compagni.
Un buon intervento, dopo
paga la situazione creata dai
compagni, debutto con piccole
amarezze.
Le cose migliori in anticipo,
prova anche a far salire
la squadra.
Pare davvero Passarella, «caudillo» viola. Gol di tacco, una sola sbafatura, un intervento dubbio in area
su Ciofani.
E’ il più rapido a chiudere e
ripartire, ottima gara senza lati oscuri, con Sousa è resuscitato.
Cento cross dalla fascia, buoni e meno buoni, tiene
comunque bene la sua fetta di campo e non molla.
Ordine, precisione, continuità,
quantità e qualitàin un uomo solo, da parte
i vecchi difetti, la mancanza di rapidità. Ecco il meglio
del giocatore croato.
Finalmente, la sua miglioreprestazione e non certo solo per il gol segnato, di prepotenza.
Suarez piace anche per la determinazione con
la quale difende la palla e cerca di riconquistarla.
Prestazione gigantesca, c’è sempre e ovunque. Paulo
Sousa gli chiede pure di fare, per un quarto d’ora, il falso nueve. Non è certo la sua migliore versione, ma è così fatato che in qualsiasi parte del campo rimane fondamentale.
Segna un gol rocambolesco, figlio però della sua determinazione. Sousa lo incita e lui spreme i polmoni. Il ragazzo è in costante e evidente crescita tecnica. Sta diventando l’uomo-rivelazione. Ex anarchico che
Sousa vuole trasformare nel suo pupillo.
Potente, una sorta di tirannosauro che travolge tutto
e tutti. Un ruggito e trema la terra sotto i tacchetti avversari. Esce per un affaticamento.
Ordinato, recupera molti palloni.
E’ il magnifico Messere. A lui gli occhi e la Fiorentina
si sente padrona.