La Redazione lunedì 21 settembre 2015, 10:43
I voti ai ragazzi di Mancini dopo la vittoria a Verona
ANSA
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MEDEL 7 Al centro della difesa regala centimetri agli avversari, ma legge in anticipo molte situazioni, salva un gol e mette in campo grinta e intensità. Dimostra con i fatti perché Mancini non vuole rinunciare a lui.
LaPresse
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ICARDI 7 Primo gol della stagione e primo gol contro il Chievo della carriera. Esecuzione deliziosa sul centro di Kondogbia, poi si sacrifica (più del solito) in pressione, lotta sui palloni alti e subisce qualche fallo che fa rifiatare la squadra.
LaPresse
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HANDANOVIC 6,5 Una sola parata importante. Risponde presente su Birsa e in uscita è attento
Getty Images
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MURILLO 6,5 Prima di uscire per un infortunio all’adduttore destro mostra tempismo nelle chiusure e sbaglia poco o niente.
ANSA
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KONDOGBIA 6,5 Fa valere la sua fisicità e la abbina a una discreta tecnica. Vince parecchi duelli, gioca diversi palloni e soprattutto mette il piede nell’azione del gol. Dà un segnale importante a Mancini
Inter via Getty Images
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MELO 6,5 Primo tempo con qualche errore e un paio di falli rischiosi. Nella ripresa trascina la squadra, protegge bene la difesa e si fa sentire come un leader vero. Nel finale meriterebbe due gialli (entrata su Castro e gomitata a Mpoku), ma viene graziato in entrambe le occasioni.
Getty Images
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RANOCCHIA (24'st) 6 Quando entra non si concede amnesie e dà una mano. Concreto e concentrato.
Getty Images
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PERISIC 6 Si adatta a fare il trequartista, ma nelle sue corde questo ruolo non c’è. Basta allargarlo a sinistra per vedere il vero Perisic. Si sacrifica
Inter via Getty Images
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PALACIO (30'st) 6 Venti minuti con la giusta testa nei quali lotta e prende falli. Dopo le voci di mercato (piace al Boca), dà un segnale importante e dimostra di poter essere ancora utile alla causa.
Getty Images
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TELLES 5,5 Esordio da titolare al posto dell’infortunato Juan Jesus. Un paio di sbavature potevano costare care. Manca in fase di spinta perché calibra male i cross.
LaPresse/Spada
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GUARIN 5 Falli commessi, passaggi sbagliati, palloni persi: dopo aver deciso il derby si prende una domenica di riposo e Mancini si infuria spesso con lui.
LaPresse/Spada
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MANCINI (all.) 7 Quattro vittorie in fila come non capitava dal 2002-03, seconda gara senza reti al passivo: questa Inter non sarà bella ma è efficace e soprattutto è prima in classifica da sola.
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