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Inter-Verona, le pagelle nerazzurre: muro Miranda, Guarin confuso

Tutti i voti della squadra di Mancini: Medel rischia, Kondogbia cresce. Bravo Telles, spinge più di Santon. Icardi in ombra

Getty Images
1 di 13 MIRANDA 6,5 Mostra qualche accenno di ruggine in un paio di situazioni che poi il Verona non riesce a sfruttare. Nel finale alza il muro e non fa passare nessuno, confermandosi una delle colonne del primato.
ANSA
2 di 13 KONDOGBIA 6,5 Conferma la crescita con una prestazione di sostanza e lucidità, compensando le amnesie di Guarin. Sfiora anche la rete del vantaggio. A inizio ripresa accusa la stanchezza e viene sostituito.
ANSA
3 di 13 TELLES 6,5 Il mancino è certamente raffinato, inoltre è in costante proiezione offensiva, molto di più di Santon. Calcia l’angolo che diventa l’assist preciso per il gol di Felipe Melo che vale il pokerissimo. Quando si tratta di difendere, però, deve immagazzinare malizia e mestiere. 
LaPresse
4 di 13 HANDANOVIC 6 Ringrazia la buona sorte per la traversa di Sala, poi mette i pugni sulla sassata di Siligardi. E si gode l’Inter che vince sempre.
ANSA
5 di 13 SANTON 6 Prova a spingere e ad accompagnare la manovra offensiva, ma i suoi cross sono spesso imprecisi. Chiude da centrale nella difesa a 3 e se la cava senza sbandare
LaPresse
6 di 13 MEDEL 6 Meno sollecitato rispetto alle ultime due gare, infila qualche sbavatura di troppo, rischiando pure un inutile fallo da rigore su Gomez. Meglio nella ripresa.
Inter via Getty Images
7 di 13  BIABIANY 5,5 - Entra e va a destra, a fare prima l’esterno nel 3-4-2 e poi il terzino destro. Si impegna, ma il match è già compromesso.
LaPresse
8 di 13 PERISIC 6 Parte finalmente esterno, prima a sinistra e poi anche a destra. Si ritrova anche sulle trequarti, soprattutto nel finale con l’Inter che ha cambiato modulo. Sfiora il gol, ma il croato ex Wolfsburg ancora non riesce ad essere decisivo.
Inter via Getty Images
9 di 13 JOVETIC (11' ST) 6 Azzecca un quasi-assist per Perisic. Per il resto è un po’ troppo fumoso, sprecando pure un contropiede nel finale.
Getty Images
10 di 13 ICARDI 5,5 Stretto nella morsa dei centrali gialloblù riceve pochissimi palloni giocabili. Poco efficace anche nei tentativi di aprire varchi per i compagni. Stavolta in ombra
LaPresse
11 di 13 LJAJIC 5,5 Pronto al sacrificio, tanto da ripiegare spesso in caso di necessità. Ma tanto attivismo non si traduce in concretezza. Svolazza al limite dell’area avversaria senza combinare molto. Insomma poco concreto
LaPresse
12 di 13 GUARIN 5 L’ebbrezza per il gol nel derby non è ancora smaltita. Il risultato è un’altra delle sue prestazioni svagate e confuse, quelle in cui ad una buona giocata ne aggiunge tre sbagliate
LaPresse
13 di 13 MANCINI 7 L’Inter infila la quinta vittoria consecutiva, sempre di misura e, per la quarta volta su 5 giornate, senza incassare gol. Anche stavolta la prestazione non sarà stata brillante, per di più chiudendo con qualche affanno di troppo. Ma le rivali fanno peggio, quindi non è il caso di andare troppo per il sottile. Alla fine i numeri sono quelli che contano. Inoltre, quando la buona sorte strizza l’occhio (vedi traversa di Sala meno di un giro di lancette prima del gol di Felipe Melo) significa davvero che può essere l’anno buono

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