Tanta sostanza, non sempre la giusta precisione. Malino il primo tempo, cresce alla distanza e si sente.
Parte trequartista, ma poi arretra. Sacrificio, pochi ricami e zero fronzoli. Gioca con personalità.
Entra e al secondo pallone segna il terzo gol stagionale. Puntuale negli inserimenti, sbaglia poco.
Una paratissima sullo 0-0 su Pavoletti. Ancora attento e decisivo, dice di no pure a Barella e a Farias.
Prova di qualità e diversi cross pericolosi. Mette il piede nei primi due gol confermandosi in grande forma.
C’è il suo timbro sulla vittoria di Cagliari, la numero 11 in 14 giornate. Parte con il 4-2-3-1, ma notando la sofferenza sia in mezzo al campo sia sulle fasce, dopo neppure 20’ si mette a specchio sui rossoblù e con il 3-5-1-1 riesce a frenare l’impeto degli avversari. Il resto lo fa il solito Icardi, un bomber spietato, autore di altre due reti. Indovina anche la mossa Brozovic che spedisce in campo per sostituire l’infortunato Vecino. Finora Spalletti ha trasformato in oro tutto quello che ha toccato e per una notte, esattamente come era successo dopo il 3-2 alla Sampdoria di un mese fa, si è goduto il primo posto in classifica. Per il gioco... ripassare, ma questa Inter è super concreta.
Non segnava su azione in trasferta da 3 mesi. Rompe il tabù con una doppietta. Capocannoniere implacabile.