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Serie A, le pagelle della Juventus: Genio Dybala, Pogba trascina

I voti dei bianconeri nella sfida contro la Fiorentina 

LaPresse
1 di 14 DYBALA 7,5 Lascia a Mandzukic tutta la prima linea. L’argentino è come al solito molto abile quando resta lontano dall’area di rigore. Nel primo tempo gli manca il guizzo decisivo ma nella ripresa si scatena, senza pietà, e firma il gol del 3-1.
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2 di 14 MANDZUKIC 7,5 È ispirato, sicuramente motivato. Sfrutta tutto il fronte d’attacco sperando di trovare il varco giusto. Ma di palloni giocabili ne arrivano pochi fino a quando non si illumina Pogba. Mandzukic, che innesca l’azione, arriva a rimorchio di Dybala e trafigge Tatarusanu. 
LaPresse
3 di 14 BONUCCI 7 Kalinic svaria molto, il difensore lo insegue senza dargli tregua, affrontandolo con corretta determinazione anche in area di rigore.
LaPresse
4 di 14 CUADRADO 7 Intelligente e beffardo, complice l’improbabile Tatarusanu, riporta a galla la Juventus. Non esulta per rispetto alla Viola che, però, punisce al primo tentativo da avversario. In Serie A Cuadrado non aveva mai segnato un gol di testa.egua, affrontandolo con corretta determinazione anche in area di rigore.
LaPresse
5 di 14 POGBA 7 Come al solito gode di grande libertà. Ormai Allegri si è rassegnato a lasciargli fare quello che meglio crede. Si impossessa della fascia sinistra. Quando, finalmente, Paul si scatena la Juve mette ko la Fiorentina. Ottimo lo spunto in occasione del gol del 2-1 firmato da Mandzukic.
LaPresse
6 di 14 EVRA 6,5 Si trova a suo agio nel ricoprire una porzione di campo più ampia del solito, potendo sfruttare anche la fase offensiva. È molto utile per Pogba quando Paul cerca la sponda per ripartire.
LaPresse
7 di 14 ALEX SANDRO (31'st) 6,5 Allegri decide di dare una svolta alla partita inserendo il forte cursore brasiliano al posto di Evra. L’intenzione, ovviamente, è quella di vincere la partita. Operazione riuscita.
LaPresse
8 di 14 CHIELLINI 6,5 Procura il rigore su Bernardeschi, anche se il viola è bravo ad adescarlo in una trappola abbastanza prevedibile. Poi non perde più un colpo.
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9 di 14 BARZAGLI 6,5 Borja Valero spazia sul fronte d’attacco completo. Alonso cerca di sfondare sul quel lato, ma l’azzurro fa ottima guardia.
Getty Images
10 di 14 MARCHISIO 6,5 Moto perpetuo in mezzo al campo. Parte contratto, anche perché la «tenaglia» formata da Borja Valero e Ilicic quando scatta è micidiale.
LaPresse
11 di 14 BUFFON 6 Intuisce ma non para il rigore di Ilicic. Per tutto il primo tempo non corre altri rischi. Così come succede nella ripresa. 
Getty Images
12 di 14 KHEDIRA 6 Allegri gli ridà fiducia dopo che il tedesco aveva saltato cinque partite a causa di un infortunio. L’ex Real contribuisce sensibilmente alla qualità del centrocampo bianconero ma cala alla distanza
LaPresse
13 di 14 STURARO (16'st) 6 Subentra a Khedira quando le batterie del tedesco segnalano un sensibile cedimento dopo circa un’ora di gioco. Sfiora il 3-1, ma Tatarusanu questa volta fa un mezzo miracolo.
ANSA
14 di 14 ALLEGRI 8 Quei (pochi) illusi che pensavano che la Juventus non fosse in grado di partecipare alla lotta per lo scudetto sono stati serviti. Con sconcertante e scoraggiante puntualità Massimiliano Allegri ha metabolizzato in pochissimo tempo la delusione per il mancato primo posto nel girone di qualificazione di Champions League, anche perché intravede già il primato in campionato. L’Inter è avanti di 6 punti, ma i bianconeri ieri sera hanno collezionato la sesta vittoria consecutiva alimentando una rimonta da record. La Juventus è una macchina ai limiti della perfezione, in questo momento. Il merito è soprattutto di Allegri.

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