Immobile e Milinkovic ci credono, Zaccagni ingenuo, Patric surclassato e pure espulso (a cura di Daniele Rindone)
L’ardore del campione. Il gol del 2-3, il 4-3 sfiorato. Aveva sbrogliato una notte imbarazzante.
Capitano da rimonta svanita. Suo il primo gol e aveva provocato il colpo di Pedro.
Un gol da delirio dopo aver fatto disperare. Da un suo passaggio era partito il contropiede del secondo gol, il tiraggiro era valso il 3-3.
Atterra ingenuamente Soppy, è il fallo che provoca il 4-4.
Umiliante e penalizzante vederlo difensore centrale. Speronato da Beto e Success. Sul primo gol perde la marcatura, sul terzo non chiude su Deulofeu. Il rosso, l’ultima follia.
Travolto, umiliato, impalato, dribblato. Da lumaca il tuffo su Beto (0-1), che l’ha pure aggirato (0-2) prima che Reina si concedesse a Molina (terzo gol) e rimanesse di marmo sul bolide di Arslan (4-4). Un oltraggio alla pazienza di tutti.
Sul 4-4 ha preso a calci il cappellino, deve prendersela anche con se stesso. Altalene, goleade subite, la sua Lazio è senza difesa, vive pericolosamente.