I voti dei giocatori biancocelesti dopo la vittoria per 1-0 sul Venezia: tutti in piedi per Immobile, Leiva tra arpeggi e recuperi da ruspa, Basic può fare di più (a cura di Daniele Rindone)
Un altro clean sheet, il sesto del 2022. Ha tolto un po’ di polvere dalla porta, è bastata la sagoma per tenersi lontano da pericoli. Un brivido finale, rischiando in palleggio, atterrando Henry, per fortuna in fuorigioco.
Da scudo centrale a freccia di destra. Propositivo nel costruire dalla fascia. Si è immolato murando un bolide.
È subentrato dopo un mese, buon rodaggio.
Il calcione beccato in faccia è valso il rigore. Profilo grifagno, in tandem con Acerbi ha tenuto Nsame lontano da Strakosha e aiutato nelle chiusure su Okereke.
Scatti di forza e d’orgolio. Un blocco di marmo in difesa, sempre abile in chiusura. Incursore sugli angoli a favore, si è buttato sotto e ha provato un paio di tiri. Tutto sotto i fischi della Nord, respinti dallo stadio.
Emigrato a sinistra, più stimolato e attento rispetto alle ultime uscite indecorose.
Artista dominante, un colosso. Invidiabile padronanza di gioco e di giocate. Tacchi di prima, slalom in surplace. Una parabola su punizione, fuori di un soffio. Impossibile da domare palla al piede, un martello in pressing.
Si sta specializzando nel palleggio-girandola chiesto da Sarri. Arpeggi e recuperi da ruspa a tratti di nuovo implacabile.
La palla filtrante per Zaccagni l’unica genialata del primo tempo. Nel secondo è stato suggeritore anche di testa. Forza vitale, sempre più rincorse.
Una rifinitura sbagliata, poteva chiudere la partita prima.
Serpentine in velocità e in profondità. Si è involato spesso, ha crossato. Ma pesa quel gol sperperato in contropiede, uno sgorbio di tiro.
Tutti in piedi per Ciro e Pino, uniti dalla fascia rossa dello storico capitano. Per una volta l’emozione del gol è stata superata dall’emozione del ricordo. Il rigore, che fucilata. Prima ancora aveva segnato in fuorigioco e aveva offerto un’apertura per Felipe, tutti gioielli balistici, giocando sui sentimenti.
Simulazione o meno, ha peccato d’ingenuità non tirando e inducendo l’arbitro a punirlo. Il giallo gli farà saltare il derby. Continua a essere randellato, ma ci rimette lui.
Si è scaldato per il derby.
Si è cercato e si è preso la notte che ha avuto: quinto posto, porta chiusa, Lazio ferrigna più che altro.