Strakosha, l’errore lo condiziona e gli trasmette insicurezza. Hysaj, poco, anzi niente, in appoggio. F. Anderson, in confusione e senza personalità (di Fabrizio Patania)
Si fa sorprendere dall’angolo a effetto di Pellegrini: quella palla non doveva scendere sulla traversa, serviva un suo intervento. L’errore, grave, lo condiziona e gli trasmette insicurezza anche nel palleggio arretrato. Sfiora, ma non riesce ad arrivare sulla punizione del 3-0: la sensazione è che la barriera sia piazzata male e con tre giocatori soltanto. Un invito per il capitano romanista.
Soffre le percussioni di Karsdorp, risucchiato da Mkhitaryan per il raddoppio. Poco, anzi niente, in appoggio.
Non parte bene. Peggio ancora quando trasloca sulla fascia sinistra. In confusione e senza personalità, dote decisiva in certe partite.
Marcando a zona sugli angoli, c’è troppa distanza tra lui e Marusic sulla palla che rimbalza addosso ad Abraham per l’1-0. Forse perde la linea con Luiz Felipe anche sul raddoppio. È in costante affanno, sbaglia diversi appoggi, fatica a stare dietro all’inglese.
Ha perso condizione dopo l’infortunio, viene travolto e risucchiato come gli altri. Ci mette un briciolo di orgoglio e qualche iniziativa dopo l’intervallo.