I voti alla squadra di Sarri dopo la vittoria esterna contro la Lazio (a cura di Antonio Giordano)
La crisi del gol è finita: tre in centottanta minuti e questo alla Lazio secondo il personalissimo codice Callejon, lasciare l’ultimo difensore di marmo, però stavolta infiocchettando con pallonetto
Si dice, in questi casi, prestazione «mostruosa»: doma chiunque, ha la capacità di andare a schiodare il pallone dai piedi di attaccanti, esterni e centrocampisti
Datemi il pallone: e ne gioca in quantità industriale, verticalizzando (sul primo gol) o sfuggendo alla pressione blanda altrui. Poi «riesce» a farsi ammonire e salta il Carpi
Ventisei minuti ed è finita, perché chiede d’avventarsi sulla Lazio, di toglierle il fiato, non solo il campo. Poi la controllano, forse eccessivamente, rischiando qualcosina
Non ha interlocutori, essendo Klose l’ombra di sé. Gli è sufficiente controllare dall’alto della sua esperienza
L’assist di Basta è troppo e fa esaltare Marchetti. Poi ha un colpo di pancia....e sono dodici alla Lazio e ventitré in campionato. Prima della siesta da ingordo
Soffre un po’ Felipe Anderson e un po’ Lulic quando l’attacca, resiste a Candreva, reagisce alla giovinezza di Keita
La sorpresa consegnata nella formazione, però la testimonianza di una affidabilità che va crescendo
Vagamente defilato, dopo aver intuito ch’è chiusa: allora palleggia, sfila nel caos della mediana, si lascia ingolosire da qualche percussione
Prova a tener palla, quando arriva