Kvaratskhelia, nel regno del «tiraggiro», lo fa alla Modric. Osimhen viaggia su velocità proibite agli umani (di Antonio Giordano)
Per aver sopportato il caldo e la parata (40’ st) che tiene la porta chiusa.
Un giallo quasi gratuito, una spinta costante e a volte eccessiva.
Non c’è poi granché da fare.
Si prende l’area e la tiene per sé, dominandola fisicamente. Poi va nell’altra e fa pure gol...
L’ammonizione è la macchia ma poi diagonali e padronanza.
Tratti da «marziano» (26’ danzando per 40 metri) e una capacità di divertirsi che tracima.
Il Monza ne brucia due su di lui e non bastano. Apre il campo, va da Kvara.
Pure l’«ohhhh» di ammirazione della gente, dinnanzi a movenze di eleganza affascinante per la 300esima in serie A.
La spacca a ogni allungo, fa un male che si sente nella carne.
Viaggia su velocità proibite agli umani, un gol, un quasi-gol, terrificante.
Nel regno del «tiraggiro», lo fa alla Modric. Poi segna a modo suo: finta, contro-finta, taglio alla giugulare.
Per far rifiatare e stare nel gruppo.
È un calcio (il suo) che riempie gli occhi e finisce per lasciare andare il «Maradona» a qualcosa che sa di sogno.