De Rossi c'è, Nainggolan no. E Iago Falque delude
Inventa, cerca la conclusione, c’è molto di suo nei momenti migliori della Roma. Impegna Viviano con un paio di tiri da lontano, cerca Dzeko in tutte le maniere. Vicinissimo al gol su punizione all’inizio della ripresa. Gioca quasi sempre a ridosso dell’area della Samp, con mille soluzioni.
Nel primo tempo è meno incisivo rispetto alla partita contro il Sassuolo, quando era andato cinque volte al tiro compreso il gol. Nella ripresa mette alle corde la Samp. Seconda rete in quattro giorni, ma con le sue accelerazioni è un pericolo costante per la difesa blucerchiata.
Sempre più sicuro nel ruolo di terzino. La catena con Salah funziona e sono frequenti le sovrapposizioni sulla destra. Nel secondo tempo si spinge molto più in avanti, cercando anche la conclusione.
Mette ordine in mezzo al campo, giocando sempre a due tocchi, imponendo il possesso palla della Roma, che ha raggiunto il 66 per cento.
Si va a cercare i palloni da giocare lontano dall’area. Tenta il gol in tutti i modi, anche se dovrebbero arrivargli più cross dentro l’area. Lotta fino alla fine.
Torna a fare il difensore centrale e qualche chiusura iniziale è un po’ audace. Però controlla le situazioni più difficili con l’esperienza.
Nei primi minuti perde palla e nasce un’azione da gol della Samp. Difende e attacca, non sempre con lucidità. Non chiude su Eder nell’azione del raddoppio blucerchiato
Cerca il gol nel primo tempo con un tiro violentissimo. Non è ancora quello della scorsa stagione, mancano i suoi inserimenti.
Svolge un grande lavoro, mette in mezzo palloni, rincorre gli avversari, retrocede sin dentro la sua area. Gli manca la conclusione, che dovrebbe cercare di più.
Pronto nei primi minuti sul tiro di Correa. E’ in ritardo sulla punizione di Eder. Para come può sul tiro di Fernando
Gira che ti rigira Garcia non rinuncia mai al suo pupillo. La sua velocità però non serve per cambiare la partita. Pochi spunti per andare in porta).
Concede pochi spazi a Eder, lascia a De Rossi il compito di impostare l’azione. Va sempre a cercare il gol di testa sui calci piazzati. Ma nel finale è protagonista di una clamorosa autorete. Il pallone di Eder non sarebbe entrato in porta senza la sua deviazione.
Prima sconfitta stagionale. Il francese torna sui suoi passi e corregge gli errori commessi contro il Sassuolo: giocano i migliori, ma soprattutto quelli che stanno meglio. La Roma parte subito veloce, ma fa sempre fatica nella fase offensiva, tanto che le migliori occasioni sono i tiri da lontano. Nella ripresa la squadra cresce in qualità, va sotto, pareggia e poi viene piegata solo da un’autorete. Ma i tiri dei giallorossi alla fine sono stati ventiquattro, fa male perdere una partita così.