La Redazione lunedì 5 ottobre 2015, 09:41
I voti del CorrieredelloSport-Stadio ai giallorossi dopo il 4-2 contro il Palermo (di Roberto Maida)
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GERVINHO 8 Adesso chi lo fischia più? Inventa un gol mostruoso e il Barbera applaude: chapeau al giocatore, ormai ritrovato, complimenti al pubblico palermitano, tra i più civili del mondo. Nel finale si ripete con un'altra giocata fantastica che chiude la questione: fanno quattro gol in nove giorni.
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FLORENZI 7 Ecco. Da esterno d'attacco è decisivo, non solo e non tanto per l'equilibrio tattico, ma anche per il contributo alla fase offensiva. Esaltante il duetto con assist per Pjanic, perfetta l'esecuzione del 2-0. Però non butta fuori il pallone con l'amico a terra, innescando il Palermo per l'1-3.
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PJANIC 7 A tratti strepitoso. Riportato qualche metro indietro, nel cuore della Roma, architetta e dipinge l'azione del gol più veloce di questo campionato (108 secondi): è il suo terzo ma il primo su azione. Non è stata la prima volta da regista. E forse, visti i risultati, non sarà neppure l'ultima. In difficoltà fisica, crolla nell'ultimo quarto della sfida.
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DIGNE 6,5 Efficace nelle diagonali, utile nella conservazione del pallone. A inizio ripresa Sorrentino gli toglie un gol.
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NAINGGOLAN 6,5 Avendo al suo fianco Pjanic, è deputato essenzialmente al contenimento danni. Il lavoro funziona meglio rispetto alle ultime esibizioni
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IAGO FALQUE 6,5 Meno appariscente dei colleghi di zona, eppure assai prezioso nelle sponde e nei tagli in profondità. È un giocatore ormai molto importante per la Roma.
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TOROSIDIS 6 In una giornata di ispirazione degli artisti, gli basta evitare strafalcioni per meritarsi lo stipendio.
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MANOLAS 6 Parte terrorizzato, come se non si fosse scrollato di dosso le ansie bielorusse. Si scontra con Szczesny, cerca più le tribune che i compagni quando è in possesso palla. Piano piano si riappropria della fiducia e tutto migliora.
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SALAH 6 Da trequartista centrale si guadagna più spazi del solito. Non tira mai in porta però.
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DE ROSSI 5,5 Confermato in difesa, si arrangia finché può. Non sul gol di Gilardino, che lo prende sul tempo: viene saltato prima dal pallone e poi dall'avversario.
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GARCIA 7 Per un’ora, nonostante la tensione e l’emergenza, presenta la più bella Roma della stagione e una delle migliori della sua intera gestione. Oscilla tra il 4-2-3-1 e il 4-4-2, con Pjanic regista, senza perdere equilibrio e fluidità di gioco. Poi però la squadra rimette in partita il Palermo e arriva al traguardo con il fiatone. I suoi cambi creativi (Emerson e Gyomber esterni alti) cercano di arginare la reazione degli avversari, ma gli ultimi minuti sono sofferenza pura. E’ un aspetto su cui lavorare per crescere: certi passaggi a vuoto, come ricorda il Bate Borisov, si pagano.
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