Florenzi affidabile. Voti e giudizi di Roberto Maida
Più determinato e aggressivo del solito, completa la prima doppietta da romanista raggiungendo i 9 gol in campionato. In 35 minuti cerca due volte di arrotare il tiro di sinistro ma non si avvicina neanche un po' alla porta. La palla buona gli capita però nella ripresa sulla profondità, come piace a Spalletti: lì il suo diagonale non lascia scampo al Palermo. Ed è solo l'inizio. La piroetta da fondo campo che ne elettrizza la notte sembra un omaggio a Totti, a cui scappa un sorriso in tribuna. Quando gioca così è una meraviglia per gli occhi.
Abbraccia il palo per disperazione, quando sbaglia il gol più ridicolo della sua carriera, ma due minuti dopo si riscatta sbloccando la partita sempre con il piede sinistro. Nel finale concede il bis di testa. In una settimana ha segnato 3 reti, quante ne aveva fatte nel resto del campionato: non segnava due gol nella stessa partita dal 27 settembre 2014, in Hull-Manchester City. Ma la cosa migliore della sua serata è l'assist spalle alla porta per Salah sul 3-0.
Doveroso un giudizio che prescinda dal caso Totti. Incenerito dai fischi dei tifosi, in un contesto ambientale complicato, decide di escludere tutti i nuovi ottenendo facilmente il risultato che voleva e le risposte che cercava: la quinta vittoria consecutiva in campionato. E nella ripresa, complice il Palermo, la sua Roma offre pure lo spettacolo che mancava da molto tempo.
In crescita sotto il profilo del ritmo, pesca con il piede destro (quello sbagliato) il primo gol stagionale. E' il diciottesimo realizzatore della Roma in campionato, il diciannovesimo considerando anche la Champions.
Partenza lenta, crescita fragorosa. Nelle ripartenze del secondo tempo lascia il segno.
Da trequartista ha più facilità a esprimere il suo genio. Sfortunato sulla punizione in cui cerca il palo del portiere e sbatte proprio su quello, abile a cercare l'amico Dzeko sul gol del vantaggio e altrettanto lucido nella costruzione della terza rete.
Rilanciato dopo due settimane di riposo, ha il merito di fornire un assist comodo a Dzeko. A inizio ripresa per poco non gli riesce un gol fantastico con un tiro di destro al volo.
Destra, sinistra, terzino: ovunque. Gli basta il lavoro oscuro, per stavolta.
Senza grandi minacce, si segnala per una poderosa chiusura su Trajkovski quando si era già sul 4-0.
Una partita di riposo a cui contribuisce con un atteggiamento tranquillizzante.
Ordine e disciplina, ciò che gli veniva chiesto in questo caso.
Mai coinvolto, o quasi. Per la sesta volta in campionato - la seconda con Spalletti - chiude senza prendere gol.