della vicenda.
A febbraio vengono completate le relazioni relative alle analisi dei siti da parte di Cushman&Wakefield. Gli specialisti consultati scelgono la zona di Tor di Valle tra ottanta possibili location, non solo perché il costruttore Luca Parnasi sta acquistando quel terreno, ma anche per varie ragioni logistiche. L’area individuata è stata giudicata la migliore.
A marzo il plastico dello stadio viene svelato al Comune di Roma, mentre a dicembre l’Assemblea Capitolina delibera la dichiarazione di pubblico interesse per la Città di Roma. Non è facile arrivare alla votazione, molto consiglieri fanno mancare il numero legale in diverse riunioni.
Cominciano le analisi geotecniche con le trivellazioni sul sito e andando avanti di ritardo in ritardo, viene presentato un piano definitivo che presenta però alcune lacune.
Il responsabile Mark Pannes viene sostituito da David Ginsberg. Il 29 aprile avviene la presentazione dei disegni tecnici presso il Coni. A metà anno il progetto completo arriva finalmente in Comune, dove, nel frattempo, si è insediato un nuovo sindaco: Virginia Raggi. E’ la terza amministrazione ad occuparsi della faccenda, dopo quelle di Alemanno e Marino. Purtroppo è anche quella che vede meno di buon occhio tutta la questione. A cominciare dall’assessore all’Urbanistica Paolo Berdini, da sempre contrario allo stadio. E non perde occasione per affermarlo, anche con toni forti.