Ecco i voti dei giallorossi dopo il pari contro la Samp (di R. Maida)
Sbaglia una quantità anomala di passaggi. E dietro concede, anche sul gol.
Qualche percussione, tanta imprecisione. Deve tirare il fiato.
Completamente fuori partita. Non azzecca quasi niente, cross inclusi. E’ un altro di quelli stanchi: forse doveva essere sostituito.
Avrebbe spazio e modo per partecipare all’assalto ma raramente indovina la giocata giusta.
Attaccante o trequartista, a seconda dei momenti, prova a scuotere i compagni con gli strappi e i tiri impossibili. Non è adeguatamente assistito, né particolarmente brillante, ma è uno dei pochi che ci provano davvero.
In un primo tempo piatto, combatte metro dopo metro. Ma si fa male in un contrasto e deve uscire a inizio secondo tempo: la caviglia torna a infastidirlo.
Azzecca più o meno i cambi offensivi. Ma la Roma, bellissima pochi giorni fa a Bergamo, sembra aver perso tutta la magia. Così non può ambire alla Champions. E anzi deve osservare la terra che trema in classifica.