La Redazione giovedì 27 giugno 2019, 12:58
Parigi, 9 luglio-28 agosto. Oltre un mese di esposizione per le 100 foto di sette grandi fotografi che hanno immortalato i modelli Citroën in alcune città di tutto il mondo
Formento + Formento
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NEW YORK. «La macchina fotografica deve servire per veicolare l’immaginazione. Per la serie Citroën, abbiamo voluto creare un’atmosfera e delle immagini che non sarebbero mai potute esistere senza l’invenzione dell’artista»
Mouna Karray
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TUNISI. «Giorno dopo giorno, sugli autobus che attraversano la città in movimento, noto dall’alto la presenza familiare delle Citroën di Tunisi in mezzo ai passanti…»
Delfino Sisto Legnani
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MILANO. «Sono cresciuto a Milano. Mia madre ha guidato una 2 CV fino al 2000, mio padre una DS, poi una BX GTI. Avevamo anche una instancabile Méhari per andare al mare. Questo è un omaggio alla mia città, sotto forma di immagini scattate dal finestrino di una Citroën»
Marcos Lpez
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BUENOS AIRES. «Questo lavoro mi ha riportato alla mia infanzia. Mi ricordo della leva del cambio sul volante e del suono della 3 CV di mio padre nei viaggi di famiglia… Ho collegato tutto questo all’identità nazionale argentina: Gardel, Evita, il tango, il calcio…»
Sonia Sieff
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PARIGI. «È la storia di una piccola vettura dal cuore umano…»
Yoshiyuki Okuyama
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TOKYO. «Che siano storiche o moderne, le Citroën si distinguono a Tokyo. Con la mia, ho esplorato la città e ho immortalato questi momenti. È stata come un padre, un migliore amico o una fidanzata… Non lascerò mai questa vettura»
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