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Olimpiadi, ecco cosa mangiano gli atleti a Rio

Sono 307 gli atleti italiani che gareggeranno a Rio per le varie discipline, dagli  sport di resistenza a quelli di forza. L’alimentazione gioca per tutti un ruolo essenziale e, se è vero che ogni sport ha le sue peculiarità, per tutti pollo e tacchino si rivelano dei formidabili alleati, tanto che sulle tavole dei nostri olimpionici ne saranno consumati circa 90 kg a settimana. Ecco come variano le diete attraverso le varie discipline 

1 di 5 I nostri nuotatori sono tra i più forti al mondo, ma quali sono i loro segreti a tavola per prepararsi alla gara della vita? Per la regina di tuffi Tania Cagnotto il segreto è la disciplina che le impone di mantenere un regime alimentare sano e leggero durante la settimana e senza esagerazioni nel week end. Ecco il suo menù tipo: «Si parte al mattino con una colazione a base di pane di farro, ricotta e un caffè -  spiega Tania -  per pranzo una pasta condita in modo molto semplice, in bianco o col tonno; per cena carne, preferibilmente bianca e verdure, oppure minestre di legumi»
2 di 5 Le fa eco Luca Dotto, oro nei 100 metri stile libero agli ultimi Europei di Londra, per lui a pranzo una pasta condita in modo semplice e insalata, per cena carni, preferibilmente bianche, o pesce, e verdure. La preferenza va a cibi leggeri:  “La disciplina alimentare non mi pesa, non sono abituato ad eccedere col cibo - spiega Dotto -  per me è fondamentale la leggerezza. Può capitare che mi conceda qualche sfizio, ma senza mai esagerare: basta poi un po’ di allenamento in più per tornare nei ranghi.”  Le ricette preferite per tenersi un forma? Per Tania pollo al limone o in padella al pomodoro, per Luca la Caesar salad, con aggiunta di radicchio e qualche cubetto di speck
3 di 5 La difficoltà maggiore per uno schermidore è l’alimentazione nel giorno di gara. «La scherma è una disciplina di tensione, è importante che gli atleti non siano appesantiti da una cattiva digestione – spiega Antonio Fiore, Presidente della Commissione medica della Federazione Internazionale di scherma e alla sua settima Olimpiade – la gara è ad eliminazione e dura tutto il giorno. Nella prima parte della giornata, durante le fasi eliminatorie tra un assalto e l’altro c’è solo il tempo per qualche spuntino, come barrette o integratori facilmente assorbibili. Prima della finale, invece, spesso trascorrono diverse ore e cerchiamo di cucinare per i nostri ragazzi un piatto di pasta, gradito a tutti e ideale per alzare l’umore ed allentare la tensione». Fondamentale poi l’idratazione: «La scherma è uno sport molto disidratante, per questo consigliamo ai nostri atleti di bere almeno 750 cc, anche un litro, di liquidi da quando si alzano fino all’inizio della gara» – conclude il dott. Fiore.
Nei giorni di allenamento, invece, è importante seguire una dieta equilibrata, ma senza particolari restrizioni. Qualche segreto? Rossella Fiamingo, tra le promesse della spada italiana, rivela che tra i cibi che consuma più spesso ci sono pollo e carni bianche: «Le mangio quasi tutti i giorni, perché sono nutrienti e altamente digeribili. Poi il pollo al latte e salvia che mi prepara la mamma è uno dei miei piatti preferiti». 
XinHua
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Agilità, destrezza, forza e coordinazione sono alcune delle qualità che deve possedere un ginnasta. Per chi pratica discipline come la ginnastica artistica è importante avere una particolare composizione corporea, che privilegi la massa magra  con dei valori di massa grassa che devono essere molto contenuti. Qualche segreto della loro dieta? «È consigliabile bere almeno due litri di liquidi al giorno, incrementare il consumo di frutta e verdura, in particolare gli alimenti che contengono beta carotene (precursore della vitamina A),  come carote, zucca, barbabietole rosse, broccoli, cavolfiori, patate, pomodori, spinaci che aiutano a rinforzare le difese immunitarie e alimenti ricchi di vitamina E, come l’olio extravergine d'oliva, condimento da preferire in assoluto – spiega M. Lorena Tondi, biologa nutrizionista -  Limitare il consumo di cibi ricchi in grassi, e seguire (consigliate) le indicazioni nutrizionali tipiche della dieta mediterranea.  Tra le proteine di origine animale sono preferibili le carni bianche, perché meno ricche di grassi e più digeribili, da alternare con pesce, uova, latte e derivati, e con proteine di origine vegetale (es. legumi)».
AP
5 di 5 Una peculiarità dei ciclisti rispetto agli altri atleti? Lunghi percorsi in bicicletta, senza fermarsi.  Per essere pronti a sostenere 5 ore in sella i nostri atleti si preparano con una colazione rinforzata con l’aggiunta di un piatto di pasta, o più frequentemente, riso in bianco, arricchito da una quota proteica, come affettati di pollo e tacchino, del prosciutto cotto o un’omelette. A spiegarlo è Gaetano Daniele, medico dello sport, da sempre nel mondo del ciclismo e attualmente medico della squadra Trek Segafredo. E durante la corsa? «Oltre a barrette o gel a base di carboidrati, utili per avere zuccheri a pronto impiego, i nostri atleti ogni mezz’ora circa mangiano dei piccoli panini imbottiti, dolci o salati. Possono essere con miele e marmellata, con l’aggiunta di una fettina di banana o un cubetto di ananas per renderli meno dolci e più palatabili, oppure con affettati di pollo e tacchino, con un formaggio spalmabile». E la sera cena completa, preferibilmente molto presto, con un buffet di verdure in apertura, un primo piatto a base di pasta o riso, condito in modo molto semplice, e un secondo piatto proteico, tendenzialmente alternando carni bianche, rosse e pesce.

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