E’ il giorno di Pasqua. Alessandro Ballan, che qualche giorno prima ha vinto la Tre giorni di La Panne, parte tra i favoriti. La novatunesima edizione del Giro delle Fiandre, super classica del Nord, teatro spesso di imprese leggendarie, si corre senza pioggia e con una temperatura tutt’altro che proibitiva. Si va da Bruges a Meerbeke, 259 chilometri, diciotto muri da scalare. L’atleta di Conegliano veneto controlla la gara pedalando sempre da protagonista. Sul penultimo muro, il temutissimo Grammont, Ballan piazza l’azione decisiva. Scatto imperioso e dietro il vuoto. Tom Boonen, il favorito, cede e si stacca. Solo il belga Leife Hoste tiene botta. Mancano 15 chilometri al traguardo. I due collaborano e amministrano il vantaggio. Nell’ultimo chilometro Hoste resta in scia fino ai 250 metri finali quando gioca il tutto per tutto. C’è il sorpasso, ma Ballan reagisce, affianca il belga negli ultimi cinquanta metri, e con un guizzo finale taglia il traguardo per primo dopo sei ore di corsa. Al terzo posto, l’altro azzurro Luca Paolini. E’ il decimo successo italiano nella classica belga. Alessandro Ballan è l’ultimo professionista italiano ad aver vinto il Giro delle Fiandre.