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Che successo per "Scherma for All"

Presentata a Milano un'iniziativa che vuole dare la possibilità a ragazzi con disabilità motorie, cognitive e sensoriali di vivere lo sport e il gioco, in un contesto accessibile e mediante il concetto di inclusione. I ragazzi saranno seguiti dall’esperienza di insegnanti altamente qualificati che sapranno rendere le sedute di allenamento uniche, divertenti e formative.

MILANO – E' stato presentato negli scorsi giorni nella Sala Verde di Palazzo Cusani "Scherma For All", una iniziativa che vuole dare la possibilità a ragazzi con disabilità motorie, cognitive e sensoriali di vivere lo sport e il gioco, in un contesto accessibile e mediante il concetto di inclusione. Il progetto è portato avanti dai rappresentanti di "Crea" e di "Una Virtù Tira L'altra". "Crea" è una società sportiva dilettantistica, formata da esperti in scienze motorie e scienze dell’educazione, che ha la finalità di ricercare nuove modalità con le quali far vivere lo sport come un’esperienza ludica ai giovani e alle loro famiglie. E proprio su queste basi è nato questo progetto fondato sulla scherma che metterà a confronto realtà una diversa dall'altra. Valerio Conte, presidente di "Crea" ha spiegato: "Sono orgoglioso di poter presentare ufficialmente "Scherma For All", un'iniziativa che è diventata possibile solo attraverso i partner come Enel Cuore Onlus, Regione Lombardia, l’Otto Per Mille di Chiesa Valdese, The UPS Foundation, Fondazione Prima Spes Onlus, Banca Popolare di Milano e il fondo di beneficienza di Banca Intesa San Paolo. "Scherma For All" è un progetto basato su valori fondamentali che vuole dare la possibilità a tutti i ragazzi di vivere un’attività sportiva come la scherma in un modo nuovo, il tutto supportato dall’esperienza di insegnanti altamente qualificati che sapranno rendere le sedute di allenamento uniche e divertenti, ma soprattutto formative”. Valentina Forgnes Davanzati, mamma di Pietro, uno dei bambini che partecipano al progetto ha confermato: "Grazie a "Crea" ho potuto dare la possibilità a mio figlio di fare ciò che più voleva, ovvero praticare la scherma. Il mio bambino ha alcuni disturbi cognitivi, con difficoltà a rapportarsi e interagire con gli altri, ma grazie a tutto ciò ha avuto la possibilità di divertirsi in compagnia di altri bambini, sia con disabilità che normodotati, attuando un percorso che lo ha portato oggi a vivere in modo più sereno l’interazione con gli altri".

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