Corriere dello Sport

Rendi la tua esperienza speciale

Home

Calcio

Formula 1

Moto

Motori

Basket

Tennis

Altri Sport

Stadio

Foto

Video

Corriere dello Sport

LIVE

Atletica - Schwazer a Rio per difendersi

Nonostante la condotta del Tas, che ha accettato in toto le richieste della Iaaf apparendo assai poco equidistante tra le parti, il marciatore azzurro non vuole rinunciare a battersi per il suo sogno olimpico. Ma deve chiedere lo slittamento dell'udienza di qualche giorno

Alex Schwazer ha deciso di andare a difendersi a Rio de Janeiro. Vuole credere fino in fondo al sogno olimpico nonostante i molti segnali scoraggianti che hanno caratterizzato anche nelle ultime settimane il suo anomalo caso di doping. Come è noto il Tas (Tribunale Arbitrale dello Sport) ha deciso di accogliere solo le istanze della Iaaf, disponendo che l’audizione di Schwazer avvenga non a Losanna ma a Rio de Janeiro e solo il 4 agosto. Tutto ciò dopo che inizialmente era stato annunciata una procedura di massima urgenza per esaminare l’imponente documentazione relativa a questo caso di doping, avviato con il prelievo dell’1 gennaio, la mattina di Capodanno. Alla Iaaf è bastato dire che i suoi legali sono oberati di impegni su altri casi per evitare il confronto a Losanna e ritardarlo fino all’Olimpiade.
Così Schwazer ha deciso candidamente di inseguire ancora il suo sogno olimpico, con la tenacia di chi, innocente, si sente vittima e non colpevole. Ed è disposto a spendere ancora soldi, tempo ed energie, coltivando una speranza che a giudicare da come Iaaf e Tas si sono comportati in tutta la vicenda, sa tanto di amara illusione. Alla fine si è deciso che a Rio de Janeiro andranno in tre: Schwazer, l’allenatore Sandro Donati e l’avvocato Gerhard Brandstaetter. In video verranno ascoltati i periti che la difesa di Alex ha chiamato a deporre;  Giuseppe Pieraccini (chimico), Benedetto Ronci (ematologo), Mauro Coletti (psicologo), il professor De Boer (consulente esterno).
Arriveranno a Rio de Janeiro il 3 agosto e solo allora potranno avere accesso al faldone che la Iaaf avrà fornito al Tas soltanto la sera prima, entro la mezzanotte del 2 agosto. A questo punto l’avvocato Brandstaetter avrebbe un giorno scarso per studiare tutta la presumibilmente ampia documentazione e predisporre la difesa, definire le argomentazioni in base ai codici, che sembrano finora aver catalizzato tutta l’attenzione del Tas, della Iaaf (e pure della Nado Italia), a scapito dell’essenza di quanto avvenuto e delle sue a dir poco sospette e discutibili modalità. Per questo il legale di Schwazer dovrà chiedere al Tas uno slittamento di qualche giorno dell’udienza, come minimo al 5 ma più concretamente e utilmente dopo il primo week end di agosto, all’8 o al 9, quando l’Olimpiade sarà già iniziata.
Può sembrare paradossale ma dopo tutto quello che è accaduto e tutti gli ostacoli che lo staff legale di Schwazer ha incontrato, avere un minimo di tempo per poter predisporre un’adeguata difesa è un obiettivo naturale e obbligato.
Inevitabile considerazione: un arbitro per definizione dovrebbe essere imparziale ed equidistante tra i due contendenti. A decidere sarà il Tas che finora ha accettato in toto ogni richiesta della Iaaf, a sua volta arroccata  nella posizione di chi non vuole mettere in discussione la sua infallibilità. A dispetto dell’evidenza.

Corriere dello Sport in abbonamento

Insieme per passione, scegli come

Abbonati all'edizione digitale del giornale. Partite, storie, approfondimenti, interviste, commenti, rubriche, classifiche, tabellini, formazioni, anteprime.

Sempre con te, come vuoi