«Ritornare a combattere è stato davvero emozionante. Non sono state poche le difficoltà che ho dovuto affrontare, come ad esempio l’esigenza di perdere i chili di troppo, sette per l’esattezza, come gli anni trascorsi dal mio ultimo match. Tuttavia, è stata una battaglia estremamente gratificante. Non mi riferisco solo alla soddisfazione derivata dal risultato ottenuto, ma all’energia scaturita dalla e nella sfida con me stesso. Per questo penso che la Muay Thai non sia solo uno sport, ma un vero e proprio stile di vita volto ad incentivare l’atleta a porsi nuovi obiettivi per migliorare se stesso. Parlo di stile di vita in quanto si traduce e riflette poi nel modus operandi dell’atleta, di qualsiasi età, nella vita, nell’atteggiamento con cui affronta le sfide quotidiane e nella capacità con cui vive e gestisce le emozioni che ne derivano. Non vorrei però circoscrivere il tutto alla sola Muay Thai, anzi, desidero esaltare lo sport in ogni sua forma e tipologia e, soprattutto, stimolare la riflessione a considerarlo non solo come hobby o forma di svago ma anche come grande risorsa per ciascuno di noi. Vorrei ringraziare, infine, Claudio Berton, la persona che ha saputo riaccendere in me, dopo molti anni, la voglia e il desiderio di ritornare sul ring».