ROMA - Il CIO ha dato il suo via libera all’ingresso della breakdance nell’Olimpo dei Cinque Cerchi. L’Executive Board del Comitato Olimpico si è pronunciato favorevolmente e il sogno di molti sta per diventare realtà. Alle Olimpiadi di Parigi 2024 per la prima volta nella storia potrebbe fare il suo ingresso la breakdance. «Tutti e quattro questi sport (l’arrampicata sportiva; la breakdance; lo skateboard e il surf) proposti sono chiaramente in linea con l’Agenda 2020 Olimpica - ha dichiarato il presidente del CIO Thomas Bach - perché contribuiscono a rendere il programma dei Giochi olimpici più equilibrato fra i generi, più giovane e più urbano. Offrono l'opportunità di entrare in contatto con la giovane generazione». In attesa della decisione finale del Comitato esecutivo del CIO (che avrà luogo nel dicembre dell’anno prossimo) gli sport sono inclusi provvisoriamente nel programma. Con questo pronunciamento il sogno è diventato realtà anche e soprattutto per la FIDS, a partire dal suo presidente Michele Barbone e da tutti gli organi federali che dopo un lungo percorso lavorativo vedono riconosciuta una linea sportiva univoca fatti di intenti comuni. Un successo che parte da lontano e costruito nel tempo. L’ultima tappa per molti versi strategica è stata quella delle Olimpiadi Giovanili di Buenos Aires 2018, dove per la prima volta ha fatto il suo debutto la breakdance. Vale la pena di ricordare che l’Italia stata ammessa alle fasi finali in Argentina (dove ha conquistato con Alessandra Cortesia un argento). «Siamo alla svolta di un percorso lungo, difficile, ma allo stesso tempo avvincente. Questo nuovo via libera da parte del CIO – ha dichiarato Michele Barbone, presidente della FIDS - è per tutti noi il riconoscimento più alto. Accedere ad un’Olimpiade rappresenta il coronamento di un sogno, un traguardo che ogni sportivo ambisce di raggiungere. Ora la strada è tracciata, il nostro compito è proseguire nel cammino intrapreso convinti del nostro lavoro e fiduciosi nel futuro e nella consapevolezza che il CIO ha mostrato non solo attenzione, ma anche lungimiranza nel considerare le nuove attività sportive che sempre più reclutano milioni di sportivi nel mondo».
CHE COS'E' LA DANZA SPORTIVA? RISPONDE FABIO PELLICORI - Che cos'è la danza sportiva? In che modo combinano sport e danza? Lo chiediamo all'esperto ballerino Fabio Pellicori. «La FIDS (federazione italiana danza sportiva, NdR), che è la federazione di cui faccio parte in Italia come atleta, è ovviamente collegata al CONI. Il genere di danza che faccio - danze latino-americane - prevede competizioni, è agonismo allo stato puro ed è per questo che è denominata danza sportiva».
Ciao Fabio, puoi farci capire come ci si allena per la danza?
«Guarda, io danzo dall'età di dieci anni, danze standard e latino americane fino all'età di 18 anni, poi mi sono trasferito a Roma dove ho continuato il percorso intrapreso delle danze latine - che sono cinque - fino a conseguire per merito, tramite le competizioni nazionali, il massimo livello, la classe internazionale. Mi alleno almeno 3-4 ore al giorno. Almeno, perché poi ovviamente le ore di allenamento variano in base all‘ obiettivo più o meno imminente che ci si prefigge».
Per una gara, ad esempio?
«Esattamente. A ridosso di una competizione le ore di allenamento possono diventare 6 anche per 5,6 giorni a settimana...La fatica fisica, per dirla banalmente, è davvero tanta ma è difficile paragonarla ad altri sport perché nella danza sportiva le fasi di preparazione sono tante. Ti faccio un esempio: se mi trovo nella fase di affinamento della tecnica posso passare anche 3 ore davanti allo specchio provando al millesimo un singolo movimento senza musica, il che non crea una fatica fisica immediata e visibile ma è uno stress mentale e muscolare non indifferente».
Un lavoro di perfezionamento tecnico incredibile...
«Sì, davvero importante, diciamo, a livello energetico e mentale. Invece, nella fase di allenamento performance, quindi di danza vera e propria e simulazione di gara con la musica, la fatica é paragonabile ad una corsa con interruzioni brevi tra i vari balli (cinque in tutto), che durano poco meno di due minuti ognuno».
E come si svolge una gara?
«Si disputano round divisi in gruppi per ogni danza: immagina come se stessimo parlando di sedicesimi, ottavi, quarti, semifinali e finale di un torneo calcistico. Bisogna prepararsi per affrontare i round: un ballo, poi attesa, poi l'altro e così via fino alla fine delle cinque danze. Nella fase finale si danzano tutte e cinque di seguito con una pausa di circa 30 secondi. Considera che una gara può durare dalle sei alle sette ore...»
Fisicamente e mentalmente uno sport in toto, insomma...
«Assolutamente. Mi auguro di vedere presto riconosciuto l'impegno anche sportivo di tanti ballerini come me, il palcoscenico dello sport e soprattutto delle Olimpiadi non potrà che giovare a tutto il movimento».