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Atletica, vendetta Usa. Bolt sconfitto a Nassau

REUTERS
Gatlin e Gay scatenati dopo le accuse del giamaicano: la 4x100 degli Stati Uniti batte quella della Giamaica dopo 8 anni

Gli americani se l’erano legate al dito. Le parole di Usain Bolt non avevano fatto piacere a Tyson Gay e Justin Gatlin. “Solo un anno per doping? E’ una vergogna” aveva detto il giamaicano riguardo all’ultima squalifica di Gay. E Gatlin, che di squalifiche ne ha già scontate due, la seconda di quattro anni…, aveva difeso il compagno: “Chi ha sbagliato deve poter ripartire”. Stanotte si sono ritrovati per la prima volta di fronte, in pista, e i due americani si sono vendicati. Ai Mondiali di staffette di Nassau (Bah), primi gli Stati Uniti (Nailey, Gatlin, Gay, Rodgers), seconda la Giamaica (Bailey-Cole, Ashmeade, Carter, Bolt), che non perdeva una 4x100 da otto anni: 37”38 a 37”68.Certo, non è tutta colpa di Bolt, anzi. Nesta Carter gli ha affidato il bastoncino con 48 centesimi di ritardo su Ryan Bailey. Che non è Speedy Gonzales ma, insomma, neppure un ottocentista. Così l’uomo più veloce del mondo è riuscito a rosicchiargli un terzo dello svantaggio, non tutto. E s’è dovuto inchinare. Nono tempo per la staffetta azzurra (39”23), esclusa dalla finale e, per ora, anche dai Giochi di Rio 2016. Cerutti, Desalu, Marani e Obou avranno tempo di rifarsi. Come Bolt.

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