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Atletica, Schwazer: «Il doping in Turchia me lo sono procurato da me»

ANSA

Il marciatore altoatesino: «Fiorella sapeva della tenda ad ossigeno»

BOLZANO - Prosegue il processo in tribunale a Bolzano a carico dei medici della Federazione Italiana di Atletica Leggera, Giuseppe Fischietto e Pierluigi Fiorella, e dell'ex dirigente del settore tecnico della Fidal, Rita Bottiglieri, accusati di favoreggiamento del doping. Alex Schwazer è stato interrogato dal Pm Giancarlo Bramante, ripercorrendo gli episodi prima di Londra 2012. Bramante ha prodotto una serie di mail girate tra il marciatore e Fiorella. In una di queste mail, Fiorella scrive ad Alex chiudendola con un poscritto: "Se fai qualche stronzata di taglio le palle". "Fiorella - spiega Schwazer al Pm - aveva saputo che mi ero procurato una tenda ad ossigeno. L'apparecchio in Germania si poteva usare, ma in Italia era vietato".

In un'altra lettera Fiorella scrive ad Alex: "Io in te ci credo, altrimenti non avrei fatto quello che ho fatto. Ormai siamo rimasti in pochi". Schwazer interpreta questa frase ricordando che allora, erano ormai in pochi a credere in lui ma non entra nei dettagli di quanto fatto per lui. Su alcuni temi, infatti, lo sportivo dice di non ricordare i dettagli ed in alcune vicende tende a scagionare il medico. "In Turchia, ad esempio, l'Epo me lo sono procurato da me e Fiorella non c'entra". Il marciatore altoatesino, poi, è stato escusso anche dal legale di Fiorella, che ha posto una serie di domande allo sportivo, cercando di dimostrare che alcuni dei suoi racconti presenterebbero delle lacune e delle incongruenze.

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