ROMA - "Provo ancora quei sentimenti ed è terribile che questi sentimenti che ho provato adesso si stiano manifestando". In una intervista al New York Times, Tommie Smith, ex primatista del mondo dei 200 metri e autore del celebre gesto del pugno guantato alzato al cielo sul podio delle Olimpiadi di Città del Messico '68, interviene sul caso George Floyd: "Ci sono stati atleti che si sono messi in ginocchio, poi dei calciatori che si sono messi in ginocchio e poi ci sono stati omicidi e poi dei morti. Mi riporta tutto al podio di Città del Messico perché quelle erano le stesse sensazioni che avevo allora", dice l’ex velocista, oggi 76enne.
Corriere dello Sport
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