Vento, pioggia e sole brillante: tutto in un’ora scarsa. Primavera intermittente allo stadio “Paolo Rosi”, propaggine dei Parioli. Gli azzurri delle staffette lavorano prima al chiuso; poi, col bel tempo, in pista. Le sensazioni di Filippo Tortu sono un po’ come il cielo di Roma. Dentro, perché fuori non sembra essere cambiato nulla. «Devo pensare a ciò che devo fare, non a tutto quello che mi sta girando attorno. Avevo voglia di stare con la squadra ed effettivamente stiamo vivendo un bel raduno. Mi fa stare bene. Non mi sto forzando, sto semplicemente vivendo come sempre la mia vita», dice Tortu, guadagnando riparo dalla pioggia e commentando quella che chiama “la vicenda”. Per i giornalisti è più semplicemente “la spy story”, il caso del presunto dossieraggio ai danni di Marcell Jacobs. Tra Filippo e Marcell tre medaglie olimpiche in due, di cui una condivisa da compagni di squadra.
Tortu e gli obiettivi del futuro
Impossibile non parlarne mentre si apre ufficialmente il primo raduno delle 4x100 e delle 4x400 di preparazione alle World Relays, i Mondiali di categoria previsti a Guangzhou il 10 e 11 maggio. Nella mattinata non si vede il quartetto veloce femminile, con in testa Zaynab Dosso, alla quale è stato però concesso un sacrosanto e meritato stacco dopo la monumentale stagione indoor. Oltre alle medaglie, in Cina sono in palio per ciascuna disciplina 14 dei 16 posti per i Mondiali di Tokyo di settembre. «Siamo consapevoli che sarà complicato, ma anche che siamo in grado di ottenere questa qualificazione», dice sicuro il 26enne sprinter brianzolo, nonostante le tante assenze nel gruppo, prima fra tutte proprio quella di Marcell. «Mi sento bene. Non vedo l’ora di cominciare», continua. Però il contesto è strano, almeno quanto quel video postato da Jacobs venerdì scorso su TikTok. «Saremo ancora amici?», scrive tra virgolette Marcell nel breve filmato e in sottofondo si sente un brano hip hop, “Mask Off” («Giù la maschera») del rapper Future, nella parte in cui il testo recita qualcosa che può essere tradotto così: «Col c...». E, tra i commenti, sono molti i tifosi a fare 2+2, trasformando il video da strano in grottesco.
Tortu e la chiacchierata con Jacobs
A Filippo viene chiesto di un eventuale confronto con suo fratello Giacomo, dal quale sarebbe partita la richiesta di intercettazioni. «Ho parlato con Marcell - risponde Filippo - ed era una cosa molto importante per me sin da quando è iniziata la vicenda. Tra noi non ci sono problemi ed era la parte che più mi interessava. Sono contento di ciò che mi ha detto e gli auguro una pronta guarigione, visto quello che gli è capitato». Ossia la lesione al retto femorale sinistro che, comunicano dallo staff azzurro, dovrebbe tenere lo sprinter gardesano lontano dalla pista più di un mese. Si parla di atletica, ma poi si torna sempre lì. «Si stanno dicendo tante cose. È una situazione complicata, ma sono tranquillo perché ho parlato con chi dovevo parlare e non ci sono stati fraintendimenti. La pista mi sta aiutando a concentrarmi su cosa devo fare adesso». Strani giorni a parte, la stagione di Filippo Tortu si prospetta piuttosto impegnativa. In chiave staffetta, potrebbe/dovrebbe essere impiegato come secondo frazionista anziché come ultimo, proprio per sopperire alle assenze. Dal punto di vista individuale c’è invece quel pensiero/sogno che da tempo lo sprinter delle Fiamme Gialle culla. «Sì, oltre ai 200 vorrei tornare a correre i 100. L’anno scorso non sono riuscito a causa dei tanti impegni, ma ora voglio riprovarci. Vorrei tanto tornare sotto i 10" nei 100 e andare finalmente sotto i 20" nei 200. Con la 4x100 punto a una medaglia a Tokyo, anche se credo che sarà più difficile degli anni scorsi». Tortu arriva dopo l’argento agli Europei di Roma sui 200 e l’oro col quartetto, «un anno in cui avrei potuto fare meglio in alcune occasioni e non ci sono riuscito. Non lo digerisco, ma fa parte dello sport e mi servirà per avere una carica in più quest’anno e i prossimi». «Dai - ci ripensa poco dopo - tutto sommato è stato positivo anche il 2024». E l’ultima immagine del 2024 è stata la 4x100 azzurra stretta in un abbraccio, quarta sulla pista olimpica di Parigi. Ripartire da lì, scrollandosi di dosso tante cose.