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Battocletti superstar, ma non è l'unica: tutto sul momento d'oro dell'atletica italiana

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Battocletti superstar, ma non è l'unica: tutto sul momento d'oro dell'atletica italiana Getty Images for European Athletics
Da quattro anni il movimento azzurro è in continua crescita. E il presidente Mei gongola: tutte le sue parole

"Mi sono divertita tanto". Forse la chiave è tutta qui. Nadia Battocletti, ormai la star al femminile dell'atletica italiana, ha raccontato l'ennesimo trionfo (oro e record italiano nei 10 km su strada agli Europei) con tutta la semplicità di una ragazza che in meno di un anno, tra Europei assoluti, Olimpiadi e altre gare, si prende la scena ogni volta che mette piede in pista. La cosa bella, però, è che da Tokyo in poi il movimento azzurro è in continua crescita: non ci sono più solo Jacobs e Tamberi, a cui comunque va dato l'enorme merito di aver aperto un solco appena quattro anni fa; e non ci sono neanche più solo Furlani e Iapichino o Diaz, che in teoria sarebbero le nuove punte di diamante ma in realtà sono già esperti e pronti per traguardi importantissimi. Oltre a quelli già conquistati.

Atletica, momento d'oro: le parole del presidente Stefano Mei

L’atletica italiana scoppia di salute, ce lo conferma anche l’Europeo running di Bruxelles-Lovanio: abbiamo un gruppo nutrito di eccellenze, in pedana, in pista e, come abbiamo visto, su strada - gongola il presidente Fidal, Stefano Mei -. Siamo competitivi un po’ dappertutto; siamo campioni d’Europa a squadre e il ricambio generazionale ci sta dicendo  che gli ulteriori investimenti su atleti e tecnici  personali, l’attenzione per il territorio con le novità nel settore tecnico, stanno dando i frutti sperati. Ormai i risultati parlano per noi, non c’è competizione internazionale che non ci veda grandi protagonisti.  La verità è che non c’è mai stato un movimento così forte e vincente. Nel 2021, abbiamo ricevuto in eredità un’atletica ai minimi storici, ora la abbiamo portata stabilmente sul tetto d’Europa, e a competere con le principali potenze mondiali. Se penso che qualcuno ha storto il naso perché a Parigi abbiamo vinto solo tre medaglie, significa che le aspettative sono alte e di questo siamo orgogliosi. Io personalmente sono felice perché i nostri atleti danno sempre il massimo”. 

Tamberi presto papà, ma la voglia di vincere c'è sempre

E allora mentre in pista si continua a correre (per Battocletti è il quarto titolo europeo su tre superfici diverse in meno di un anno dopo le vittorie su 5000 e 10.000 a Roma su pista e il titolo del Cross ad Antalya, oltre alla medaglia di Parigi), c'è anche chi ha rallentato per godersi il presente e il futuro. Gianmarco Tamberi si allena e si gode la gravidanza della moglie: tra qualche mese arriverà una bambina ed è la priorità, ma la voglia di vincere c'è sempre. Stessa cosa per quanto riguarda Jacobs che si sta curando negli Usa per un problema muscolare ma sembra sereno e per nulla preoccupato. Infatti ha accettato l'invito di Francesca Fagnani. Sarà a Belve e l'intervista è molto attesa. Anche questo è un successo: lui, come gli altri azzurri, sono campioni in pista e personaggi fuori. E l'atletica italiana non si ferma più.

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