Patta, Jacobs, Desalu, Tortu. Una ‘formazione’ recitata come fosse un undici di calcio, in realtà sono i 4 eroi della 4x100 di Tokyo 2020. Un oro, quello, diventato il simbolo di un’Olimpiade e che oggi, a distanza di 4 anni e mezzo, sta lentamente sbiadendo. L’impresa resta, così come l’argento mondiale l’anno dopo, o l’oro europeo nel 2024, ma quella staffetta oggi è cambiata e contaminata da quanto successo recentemente con il caso di spionaggio che Jacobs avrebbe subito. Intanto tra due weekend, in Cina, ci saranno le World Relays di Guangzhou e il dt La Torre ha diramato le sue convocazioni. Non c’è Marcell, fermo ai box per infortunio, mentre sono presenti i campioni olimpici di Tokyo della 4x100 Filippo Tortu, Lorenzo Patta e Fausto Desalu, l’argento mondiale di Budapest Roberto Rigali e l’oro europeo di Roma Matteo Melluzzo. Loro proveranno a staccare il pass per i mondiali di Giappone del prossimo settembre, ma intanto a far parlare di sé non è la pista.
L’imbarazzo tra Jacobs-Tortu
Come detto il caso spionaggio ai danni di Jacobs è quello che ha creato il maggior imbarazzo all’interno della staffetta e del movimento azzurro. Soprattutto perché tutto sarebbe partito nell’agosto 2020, poco dopo l'oro olimpico, su richiesta del fratello di Tortu, Giacomo, il cui proposito sarebbe stato quello di cercare nelle chat e nei telefoni di Marcell. In attesa di evidenze processuali, Jacobs e Filippo si sono chiariti telefonicamente, con l'oro olimpico che crede alla versione del compagno di staffetta, ovvero di esser stato all’oscuro di tutto questo. Nel frattempo i due non si vedono da otto mesi e l’appuntamento è rimandato anche per via degli infortuni di Marcell. Per un faccia a faccia ci sarà tempo, ma qualche sassolino il campione olimpico se lo toglie lo stesso: “Se una cosa del genere l’avesse fatta mio fratello, io l’avrei licenziato”. La speranza di tutti, adesso, è che a far parlare di sé saranno i risultati in pista, già a cominciare dalla Cina. Da cancellare c’è anche la delusione per il quarto posto alle Olimpiadi che ha incoronato il Canada con l'oro nella relay più veloce dell’atletica. Gli azzurri rimasero fuori per sette centesimi e in quella staffetta a deludere fu proprio Tortu. La sua quarta frazione non fu all’altezza di quanto visto a Tokyo. Filippo chiude in 9.20 e con lui crollano le speranze di medaglia dell’Italia per una staffetta che ci riproverà a Guangzhou affinché possa tornare a settembre prossimo nello stesso stadio che 4 anni fa l’ha messa sul tetto del pianeta.