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Atletica, ecco Succo: l'Italia dei baby fenomeni non finisce più

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Atletica, ecco Succo: l'Italia dei baby fenomeni non finisce più Getty Images for European Athletics
Alessia incanta a Imperia nei 100 ostacoli e registra al debutto il nuovo record personale

Stefano Mei lo sostiene da tempo, continua a ribadirlo e i risultati non fanno che dargli ragione: l’atletica italiana ha già una squadra, non solo per LA 2028, ma anche per le Olimpiadi di Brisbane 2032. Le ultime conferme in ordine temporale arrivano da Imperia dove, nel giorno della Festa dei Lavoratori, Elena Carraro e Alessia Succo hanno incantato nella gara dei 100 ostacoli, evento clou della 37^ edizione del Trofeo Maurina. La 24enne delle Fiamme Gialle, al debutto stagionale, fa registrare il suo nuovo record personale in 12"84: migliora di cinque centesimi il suo precedente primato, risalente a quasi due anni fa, e soprattutto mette nel mirino il primato nazionale di Luminosa Bogliolo (12"75). “Non me l’aspettavo, avevo preso questo esordio come un allenamento”, le parole di Carraro che fanno ben sperare per il futuro.

Atletica, Succo guida i “teenager terribili”

Come detto, in gara c’era anche Alessia Succo, sedicenne piemontese che questo inverno, ad Ancona, aveva realizzato il miglior tempo di sempre al mondo tra le under 18 nei 60 ostacoli, chiusi in 8.07. E a Imperia l’asticella si è alzata, letteralmente: al debutto con le barriere assolute da 84 centimetri, Succo stampa un clamoroso 13"20 in finale (13"57 in batteria) realizzando in un solo colpo il nuovo record italiano under 18 e under 20. Insomma, il futuro sorride davvero ai colori azzurri, che si godono un parco di teenager terribili, che vede come punte di diamante anche Margherita Castellani (classe 2008 e primatista italiana under 18 nei 200 metri indoor), Kelly Doualla (2009, primatista europea under 18 nei 60 indoor) e Daniele Leonardo Inzoli (2008, campione italiano assoluto indoor nel salto in lungo sfiorando gli 8 metri).

Atletica, a Tokyo con i big

E se il futuro fa ben sperare, l’Italia intanto si gode il presente. Il fatto che quello dell’atletica sia un movimento più che florido, infatti, è da tempo sotto gli occhi di tutti. Sotto la presidenza Mei, la federazione è arrivata a investire oltre 8 milioni non solo per sostenere gli atleti di punta, ma soprattutto per rinsaldare la base, portando più tecnici sul territorio e offrendo un’assistenza più presente agli atleti. Parigi è stata la miglior Olimpiade per il Tricolore, con 17 finalisti, e grandi risultati dai big sono arrivati anche in questo primo scampolo di 2025. Un anno che vedrà il culmine con i Mondiali di settembre a Tokyo: se Tamberi è al lavoro per non mancare all’appuntamento iridato e Jacobs è alle prese con qualche incognita in più, alle loro spalle, con l’obiettivo di puntare alle medaglie, ecco i vari Furlani, Dosso, Fabbri, Diaz e Battocletti.

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