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Atletica, chi è Giada Carmassi: il record italiano nei 100 ostacoli e il tempo mondiale strappato

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Atletica, chi è Giada Carmassi: il record italiano nei 100 ostacoli e il tempo mondiale strappato
Ieri a Stoccolma segna un 12.69 (con un vento +1.4). "Sono incredula", le sue prime parole

Per una Kelly Doualla che strabilia ad appena 15 anni, corrisponde una Giada Carmassi che fa altrettanto, nonostante abbia il doppio dei suoi anni. La trentunenne nata a Latisana e cresciuta a Udine ha strappato ieri un tempo che la qualifica già per i mondiali di Tokyo del prossimo settembre. La velocista, specializzata nei 100 ostacoli, ha infatti fatto registrare il record italiano in 12.69 (con un vento +1.4). Una prestazione incredibile a Stoccolma nella tappa di Diamond League con il sesto posto finale, tanto da appaiare al centesimo l'ex-primatista mondiale Kendra Harrison. Per la friulana si tratta del primo record italiano della carriera, migliorando così il 12.75 di Luminosa Bogliolo ottenuto nella semifinale olimpica di Tokyo 2021. E l’azzurra proveniva dai miglioramenti di fine maggio con 12.81 a Rabat, a soli sei centesimi dal primato italiano, ormai una realtà. E non è finita qui perché al record nazionale, la Carmassi abbina un altro record: la seconda prestazione europea stagionale.

Atletica, Carmassi sorprende a 31 anni

"Sono ancora incredula, ho avuto la sensazione di non riuscire a fermarmi, ho avuto le frequenze molto alte stavolta. Sapevo di stare bene, speravo nel personale. Sono felicissima di questo record e migliorare atlete che ho sempre preso a modello. E' il mio primo record italiano, sono ancora un po' frastornata ma felicissima". Sono state le parole con le quali la 31enne ieri ha commentato la sua prestazione in Svezia. Sboccia dunque tardi nel grande palcoscenico italiano, ma lo fa in grande stile, prendendosi una bella rivincita dopo un 2024 a diverse velocità. Comincia bene con i mondiali indoor di Glasgow dove è autrice del miglior tempo italiano dell’anno fino a quel momento sui 60hs con 8.03, accedendo così alle semifinali della gara. Poi gli europei in casa di Roma e anche qui la corsa finisce in semifinale con il settimo tempo della sua batteria, il quindicesimo complessivo. Eppure nonostante la delusione non si arrende. Ma fondamentale, nel suo percorso, almeno a detta di Giada sarebbe stata la scelta di rientrare nell’Esercito. Lo lascia nel 2019 per poi tornare lo scorso settembre. Annuncia così la sua prima gara outdoor, ovvero in Botswana, a Gaborone, il 14 aprile, in una tappa del Continental Tour e oggi sappiamo cosa abbia fatto con un tempo da mondiale a Stoccolma

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