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Tonina Pantani: «Giustizia per Marco, ridategli la maglia rosa»

Dopo le rivelazioni dei brogli sui controlli antidoping a Madonna di Campiglio, la madra del 'Pirata' chiede l'assegnazione del Giro d'Italia del '99 allo scalatore. Grande manifestazione a Cesenatico. Adesso anche l'Antimafia vuole chiarezza

CESENATICO - «Adesso venga restituita a Marco quella maglia rosa che gli è stata tolta ingiustamente». Tonina Pantani ieri ha camminato a Cesenatico con i tifosi del figlio, ha percorso quei chilometri che separano il museo dal monumento dedicato al 'Pirata'. Assieme hanno chiesto a gran voce che le Procure facciano luce sui misteri che avvolgono la storia di Marco Pantani, assieme hanno chiesto che gli venga restituita la maglia rosa del Giro del '99. Una restituzione almeno simbolica di quella corsa a tappe, vinta da Ivan Gotti, ma dominata dal campione di Cesenatico, fermato a Madonna di Campiglio dai controlli antidoping. Controlli falsati, come rivelato dalle intercettazioni ambientali in carcere.  

L'INTERCETTAZIONE: «LA CAMORRA HA FATTO PERDERE IL GIRO A PANTANI» 

LO SFOGO DI TONINA PANTANI - Tonina Pantani chiede adesso alla Federazione un intervento. Chiede che il mondo del ciclismo si mobiliti per rendere giustizia a Marco: «Vorremmo che gli venisse restituito quel Giro che aveva meritatamente vinto. Per me quella maglia rosa rappresenta la maglia della sofferenza». Nelle sue giornate Tonina ha sempre un pensiero per suo figlio, morto in una stanza d'albergo nel 2004, al quale chiede «la forza di portare avanti la mia battaglia», cioè di fare luce su ciò che è successo al 'Pirata'. Non l'ha sorpresa la notizia emersa dalle intercettazioni: «Ce lo aspettavamo. Lo pensava anche Marco che si trattasse di un complotto contro di lui».  

LE INCHIESTE DELLE PROCURE - Due Procure al lavoro sul caso Pantani. Quella di Rimini indaga sulla morte di Marco. A Forlì si cerca di far luce, invece, sul presunto intervento della Camorra a Madonna di Campiglio. La Procura emiliana aveva riaperto il caso, archiviato a Trento, ma è stata chiesta anche in questo caso l'archiviazione dell'inchiesta. Dal presidente della commissione Antimafia, Rosy Bindi, è arrivato l'impegno a convocare i magistrati di Forlì per far luce sulla vicenda ed evitare l’archiviazione.

GIUSTIZIA PER PANTANI

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