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Ciclismo, Ullrich: «Fatto e preso cose di cui mi pento»

EPA
L'ex corridore tedesco, arrestato a Maiorca per violazione di proprietà privata e minacce al regista e attore Til Scheweiger, ha confessato di avere problemi di alcol e droghe

BERLINO - "La separazione da Sara e la distanza dai miei figli che non vedo da Natale e con i quali quasi non parlo mi hanno portare a fare e prendere cose di cui mi pento molto". Jan Ullrich si racconta alla "Bild", confessando problemi di alcol e droghe "ma per amore dei miei figli sto facendo terapia". L'ex corridore tedesco è salito alla ribalta delle cronache nei giorni scorsi, per l'arresto a Maiorca per violazione di proprietà privata e minacce al regista e attore Til Scheweiger. Secondo quest'ultimo, Ullrich avrebbe scavalcato la recinzione della sua villa, dove era in corso una festa, e avrebbe cercato di aggredirlo.

Ma il vincitore del Tour '97 fornisce un'altra versione. "Ho suonato e siccome nessuno mi apriva, ho deciso di entrare. Ed è stato un amico di Til a perdere il controllo, ha cercato di colpirmi con un calcio in stile kung-fu che sono riuscito a schivare e poi è arrivata la polizia". Per Scheweiger, sentito dalla "Bild", Ullrich "era diventato quasi uno di famiglia ma quando la moglie lo ha lasciato ha iniziato a prendere anfetamine, mi raccontava che dormiva solo due ore.Iniziava a bere birra alle 6 del mattino e continuava per tutto il giorno. Mi disse anche che aveva una ricetta per poter assumere cocaina perché era meno dannosa delle anfetamine". (ha collaborato Italpress)

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