Parte oggi da Durazzo, in Albania, l'edizione numero 108 del Giro d'Italia. Il percorso si annuncia nel solco della tradizione con un progressivo aumento delle difficoltà fino alle tappe alpine che negli ultimi giorni daranno il volto definitivo alla classifica finale.

La prima tappa, da Durazzo a Tirana, offre un tracciato tutt'altro che banale. Il percorso, non lungo (160 chilometri), è in grado di chiamare subito allo scoperto gli uomini di classifica che vorranno testare il proprio stato di forma.

Dopo un lungo tratto pianeggiante la strada propone un'asperità, il Gracen (13,5 chilometri con punti dell'11% di pendenza), che rappresenterà il primissimo banco di prova per i corridori più ambiziosi. Ma la corsa vivrà le sue fasi decisive senza dubbio nel circuito finale di Tirana, un anello di 22 chilometri che proporrà la doppia scalata del Surrel (4 chilometri con pendenze in doppia cifra) decisamente impegnativa. Inoltre, il circuito cittadino con strade larghe e curve, favorirà lo sviluppo di ulteriori azioni animando la corsa.

La novità dei traguardi Red Bull con abbuoni, potrebbe inoltre riservare una clamorosa sorpresa al traguardo: infatti la somma degli abbuoni potrebbe impedire al primo vincitore di tappa di indossare la maglia rosa qualora il secondo all'arrivo avesse conquistato il precedente traguardo volante.

Molti gli aspiranti alla vittoria ed alla prima maglia rosa. Il profilo è quello di un corridore veloce e resistente, capace di arrivare da solo o di regolare con successo un piccolo gruppo. Improbabile l'arrivo a ranghi compatti.